"Se minacciati costruiremo la bomba": la sfida atomica dell'Iran

Kamal Kharrazi, un consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, ha dichiarato che l'Iran è pronto a cambiare dottrina militare in caso di minacce nemiche

"Se minacciati costruiremo la bomba": la sfida atomica dell'Iran
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L'Iran è pronto a cambiare la sua dottrina nucleare nel caso in cui il Paese dovesse essere minacciato da Israele. L'avvertimento è arrivato direttamente da Kamal Kharrazi, un consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, secondo cui Teheran è pronta a cambiare deterrenza qualora dovesse materializzarsi un attacco nemico diretto contro i propri impianti nucleari. "Non abbiamo deciso di costruire una bomba atomica, ma se l'esistenza dell'Iran dovesse essere minacciata, non ci sarà altra scelta che cambiare questa nostra dottrina militare", ha dichiarato Kharrazi come riporta l'agenzia Student News Network. Il messaggio è indirizzato a Tel Aviv, con il quale la tensione è ormai alle stelle e il rischio di un'escalation più che concreto.

Il messaggio nucleare dell'Iran

"Nel caso di un attacco ai nostri impianti nucleari da parte del regime sionista, la nostra deterrenza cambierà", ha affermato Kharrazi. Già lo scorso aprile un comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane aveva affermato che le minacce israeliane avrebbero potuto spingere Teheran a cambiare la sua dottrina nucleare. Nel 2022, lo stesso Kharrazi spiegava invece che l’Iran era tecnicamente in grado di costruire una bomba nucleare ma che non aveva ancora deciso se costruirne una o meno.

All'inizio degli anni 2000, l'ayatollah Khamenei emise una fatwa che vietava lo sviluppo di armi nucleari, definendole "haram", ovvero vietate dall'Islam, ma nel 2021 l'allora ministro dell'Intelligence iraniano disse che le pressioni occidentali avrebbero potuto spingere l'Iran a dotarsi di armi nucleari.

Teheran ha in ogni caso sempre affermato di non avere intenzione di dotarsi di armi del genere. I governi occidentali sospettano tuttavia che l'Iran ambisca ad ottenere la tecnologia nucleare per costruire una bomba. Il programma nucleare del Paese è stato al centro di una lunga disputa che ha portato a sanzioni.

Alta tensione tra Teheran e Tel Aviv

Iran e Israele sono rivali di vecchia data, ma quella che per decenni è stata una guerra ombra è sfociata adesso in un confronto aperto. Ricordiamo che ad aprile Teheran ha lanciato circa 300 missili e droni contro Tel Aviv, come rappresaglia per un sospetto attacco israeliano al complesso della sua ambasciata a Damasco. In risposta, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sferrato un attacco contro il territorio rivale.

L’Iran, ha ricordato il sito Al Arabiya, sta arricchendo l’uranio fino al 60% di purezza, mentre l’uranio destinato alle armi è arricchito fino a circa il 90%. Se il materiale nucleare attualmente disponibile fosse ulteriormente arricchito, questo - secondo i parametri ufficiali dell’AIEA - sarebbe sufficiente per sfornare due armi nucleari.

A proposito dell'AIEA, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, il presidente di questo organismo, Rafel Grossi, ha specificato che la cooperazione con con Teheran sul nucleare "allo stato attuale è completamente insoddisfacente". Dopo una recente visita in loco, Grossi non ha usato mezzi termini: "Voglio risultati e li voglio presto".

Rilevando un "rallentamento nell'attuazione" degli impegni assunti dal Paese, lo stesso Grossi ha sottolineato durante la conferenza stampa che le sue discussioni con le autorità locali si stanno concentrando "su misure molto concrete, pratiche e tangibili che possono essere

attuate per accelerare i negoziati sul programma nucleare". I colloqui tra l'Iran e l'AIEA sarebbero stati positivi e produttivi, ha invece dichiarato il capo del nucleare di Teheran, Mohammad Eslami.

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