Dopo il Vaiolo delle scimmie, le autorità sanitarie straniere sono in allerta per il primo caso di decesso provocato dal cosiddetto Vaiolo dell'Alaska, conosciuto col nome di Alaskapox virus. Proprio dall'Alaska, infatti, arriva la comunicazione del primo decesso. A morire è stato un uomo anziano, probabilmente contagiato da un animale selvatico.
Il caso in esame
Secondo quanto riferito dai quotidiani esteri, il primo decesso connesso al Vaiolo dell'Alaska si è verificato nella remota penisola di Kenai, nel versante meridionale della penisola dell'Alaska. A perdere la vita è stato un uomo anziano, già debilitato dal punto di vista del sistema immunitario. A quanto pare, infatti, l'uomo aveva il cancro e si stava sottoponendo a una terapia farmacologica, dunque è possibile che il suo fisico non sia riuscito a combattere bene l'infenzione.
Dell'uomo non si conosce molto altro. Sappiamo che è stato ricoverato in ospedale lo scorso mese di novembre, dopo aver accusato i sintomi della malattia, ed è purtroppo deceduto alla fine del mese di gennaio. Nonostante le cure dei medici, infatti, non è stato possibile fare nulla per salvargli la vita.
Ma come ha fatto l'anziano a contrarre il virus? L'Alaskapox, infatti, è un virus molto raro e scoperto di recente. Non si conoscono ancora casi di trasmissione da uomo a uomo, mentre pare più concreta l'ipotesi che la vittima possa aver contratto il virus da un animale selvatico. L'anziano, a quanto pare, stava dando da mangiare a un gatto randagio, e probabilmente l'infezione è stata trasmessa dalla bestiola.
Cos'è il Vaiolo dell'Alaska
Ma cos'è il Vaiolo dell'Alaska, è davvero pericoloso? L'Alaskapox rientra nell'insieme del genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae, come il Vaiolo e il Vaiolo delle scimmie. Come tutte le patologie riconducibili a questa famiglia, i sintomi sono la comparsa delle caratteristiche lesioni cutanee, o pustole, gonfiore ai linfonodi, febbre, brividi, febbre, debolezza e dolori articolari.
Al momento si sono visti casi solo fra piccoli animali. I suoi principali serbatoi sono l'arvicola settentrionale dal dorso rosso e il toporagno. L'anziano potrebbe aver contratto l'infezione dopo essere stato graffiato dal gatto di cui si occupava. Serve dunque il contatto diretto, o scambio di materiale infetto fuoriuscito dalle pustole. Ad oggi sono sette le persone che hanno avuto la malattia, sei nel distretto nel Fairbanks North Star Borough e una nel Kenai.
Nessuno, a parte l'anziano, è deceduto.Stando a quanto riferito dall'epidemiologo Joe McLaughlin alla Cnn, il Vaiolo dell'Alaska può essere curato con un mix di farmaci che include antivirali e immunoglobulinici.
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