Aleksander Mateusz Chomiak, l'uomo che il 31 dicembre ha accoltellato una turista israeliana alla stazione Termini di Roma è stato fermato dalla polizia. Da questa mattina gli investigatori erano sulle sue tracce dopo averlo riconosciuto grazie alle telecamere di sorveglianza della stazione che lo hanno ripreso in volto in maniera nitida. L'uomo è accusato di tentato omicidio ma per il momento non gli vengono contestate aggravanti razziali.
L'aggressore è un polacco di 25 anni senza fissa dimora che si trova in Italia da circa 8 mesi. Lo scorso 27 dicembre era stato fermato e identificato durante un controllo di routine. Le ricerche dell'uomo si sono concentrate per l'intera giornata su Roma e su tutti i punti in cui solitamente trovano riparo i clochard nella capitale ma Aleksander Mateusz Chomiak è stato arrestato nel pomeriggio a Milano, nei pressi della stazione Centrale, dove è stato riconosciuto e bloccato da un carabiniere fuori servizio in collaborazione con la Polfer. Il carabiniere, in servizio presso il nucleo radiomobile, è intervenuto immediatamente riuscendo a bloccarlo per poi chiedere il supporto degli altri agenti. L'aggressore si trova ora in caserma per l'identificazione ufficiale.
Il 31 dicembre ha raggiunto Termini a bordo della linea bus 714 che collega l'Eur, quadrante sud-est della Capitale, con il centro città. In base ai filmati delle telecamere di sorveglianza si evince che sia arrivato in stazione già nel pomeriggio del 31, intorno alle ore 16. Non è escluso che per il resto della giornata sia rimasto in quella zona, almeno fino al momento dell'aggressione, avvenuta poco prima delle 22.
La vittima dell'aggressione ha più volte ribadito agli inquirenti di non conoscere l'uomo e di non essersi sentita pedinata nel tragitto che dall'ingresso della stazione porta alle macchinette automatiche per l'erogazione dei biglietti.
Tuttavia, dall'analisi delle telecamere appare evidente che Chomiak abbia puntato la giovane, colpendola alle spalle dopo averla seguita per alcuni metri. Una azione repentina e violenta, che è stata portata a compimento con colpi al torace e alla schiena dati in successione prima di scappare via a piedi.
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