Ascoli, uccide la moglie e poi tenta il suicidio: l'orrore coi figli in casa

Il cadavere della donna presenta "numerose tumefazioni al volto e in varie parti del corpo". L'uomo ha provato a togliersi la vita tagliandosi le vene con la lama: ora è ricoverato in ospedale

Ascoli, uccide la moglie e poi tenta il suicidio: l'orrore coi figli in casa
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Ha perso la testa, si è diretto verso la camera e ha ucciso Emanuela Massicci, la moglie di 45 anni. Poi, tagliandosi le vene con la lama, ha tentato il suicidio. L'orrore si è consumato questa mattina, poco prima delle ore 7, a Ripaberarda (Ascoli Piceno) mentre i figli di 5 e 10 anni erano in casa. Alla fine Massimo Malavolta, 48enne, ha messo al corrente i parenti (che vivono al piano inferiore della casa) su quanto accaduto; poi è partita la chiamata ai carabinieri. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, che hanno forzato la porta della camera: avrebbero trovato l'uomo seduto sul letto, con i vestiti insanguinati e un coltello in mano, e sarebbe svenuto quando sono entrati i carabinieri per disarmarlo.

Al momento restano ignote le cause che hanno portato all'omicidio nell'abitazione sulla strada provinciale 73. L'uomo ora è ricoverato all'ospedale Mazzoni di Ascoli e non è in pericolo di vita. Sul posto della tragedia sono arrivati i militari della stazione di Ripaberarda e il procuratore di turno. Dall'esame cadaverico - riporta l'Agi - la moglie presentava "numerose tumefazioni al volto e in varie parti del corpo", mentre "non presentava, salvo più accurati e successivi approfondimenti, lesioni vitali da colpi di coltello". Le cause della morte verranno accertate attraverso i rilievi autoptici.

La comunità di Ripaberarda è sotto choc, tra rabbia e disperazione: bisognerà capire se in passato ci siano state delle avvisaglie di liti tra la coppia. Il Resto del Carlino riporta le parole di alcuni residenti: "Lui è stato sempre violento, andava fermato prima". Il sindaco di Castignano, Fabio Polini, ha fornito qualche dettaglio sui due: "Non avevamo notizia di problemi particolari all'interno del nucleo familiare, non riesco a capire cosa abbia potuto scatenare la lite e l'omicidio. So che lui lavora in un'azienda della zona industriale di Ascoli, lei ha fatto qualche supplenza da maestra ma non aveva una cattedra".

Il primo cittadino ha rivolto un pensiero ai due bambini, "vittime inconsapevoli anche loro di questa tragedia enorme", e ha assicurato che il Comune di Castignano "farà tutto quanto di propria competenza per stare vicino a loro".

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