Borseggiatrici di Milano, dove vivono e come si muovono

Le bande criminali seguono schemi ben precisi: le donne, spesso incinte per evitare di finire in carcere, commettono i furti, mentre gli uomini individuano i luoghi da colpire e gestiscono le batterie

Borseggiatrici di Milano, dove vivono e come si muovono

A Milano il problema dei borseggi è molto sentito, trattandosi di una delle città più colpite. Le autorità locali hanno ricostruito dei veri e propri schemi seguiti dalle bande criminali che sanno perfettamente dove e come colpire.

I numeri choc

Basta guardare i dati forniti dal ministero dell'Interno per capire a che punto è arrivata la situazione. Nel 2021 sono stati 21.560 i furti con destrezza denunciati dalle vittime. Un dato che, fra l'altro, è addirittura in calo rispetto a dieci anni prima, quando si toccava quota 24.556.

E non finisce qui. Come riportato da Il Corriere, negli ultimi mesi del 2022, la squadra mobile è arrivata a effettuare un arresto al giorno, per un totale di 84 arresti. Sono 75, invece, i fermi effettuati da inizio anno. Quanto agli 84 arrestati a fine 2022, 14 sono stati rilasciati senza misure in attesa di giudizio, 15 sono finiti dietro le sbarre e per i restanti sono state applicate misure cautelari come divieto di dimora o obbligo di firma.

Nulla, tuttavia, sembra scoraggiare i malviventi, che continuano ripetutamente a colpire.

Ecco chi sono le borseggiatrici

Da un'indagine condotta nel 2018 dalla polizia sono emersi molti dettagli che hanno permesso agli inquirenti di conoscere meglio gli autori dei furti. L'inchiesta riguardava una famiglia, composta da diversi membri, che gestiva i borseggi nelle zone della metropolitana.

Dietro ogni colpo c'è un disegno, un programma ben definito, dove ciascuno ha un ruolo. Sono le donne, spesso incinte, e dunque incompatibili con la prigione, a rubare, mentre gli uomini organizzano i colpi, individuano i luogi migliori dove commettere i furti e si occupano di dividere i guadagni.

Alcune delle ladre compaiono anche sulle pagine social. Sono loro a competere con un'altra categoria di borseggiatori, spesso nordafricani, sudamericani e bulgari. Le ladre incinte seguono schermi diversi. Agiscono in gruppi formati da mogli, sorelle o cugine. Si fanno gioco dell'Italia, definita come un "paradiso per gli zingari".

Lo schema seguito

Come abbiamo detto, sono gli uomini del gruppo a individuare i luoghi da colpire e gestire le varie "batterie". Vengono scelte zone affollate, dove è più facile confondersi. A essere presi di mira sono soprattutto i turisti. Pare che i preferiti dai borseggiatori siano i giapponesi.

E quando, nel periodo estivo, Milano si svuota, anche le bande criminali si spostano, raggiungendo mete come Firenze, Venezia e Roma.

Proprio dalla Capitale, del resto, provengono molti gruppi di origini serbe o bosniache. Gli Omerovic e gli Hrustic, ad esempio, vivono in case occupate tra il Giambellino e via Bolla. Molti hanno la residenza in campi del Lazio, ma poi, di fatto, stanziano a Milano.

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