Una morte inaccettabile quella del 25enne Damiano Bufo, deceduto domenica scorsa dopo un incidente avuto in sella alla sua moto da cross: il giovane, intento a fare un percorso fra le campagne di Bisenti (Teramo), è andato a scontrarsi contro una catena tesa fra due alberi e posizionata per delimitare una determinata area. Lo scontro, purtroppo, è risultato fatale e sulla terribile vicenda è stata aperta un'inchiesta.
Cosa è successo
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, domenica scorsa Damiano Bufo si trovava in località San Nicola di Bisenti (Teramo) insieme a degli amici e stava facendo motocross sulle strade sterrate, quando è avvenuta la tragedia. A un certo punto il giovane è finito contro a una catena tesa fra due alberi, probabilmente per delimitare un terreno privato, ed è caduto rovinosamente a terra, perdendo il controllo della moto. A quanto pare a colpire la catena sarebbe stato proprio il collo del 25enne, e come risultato si è verificata un'emorragia molto seria.
L'allarme da parte dei compagni è stato dato subito. A raggiungere la zona gli operatori sanitari del 118, che purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Daminao Bufo è morto nella serata di dominica. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri della stazione locale per effettuare un sopralluogo. La procura di Teramo ha aperto subito un'inchiesta finalizzata a ricostruire le esatte dinamiche della vicenda e risalire a eventuali responsabilità.
Il ruolo della catena
Fatale la presenza della catena tesa fra gli alberi. Mentre correva con la moto Damiano non è stato in grado di evitarla. A quanto pare la catena era stata posizionata da tempo e serviva per delimitare dei terreni privati. I militari hanno provveduto a sequestrarla e in queste ore si sta cercando di capire se l'oggetto poteva effettivamente essere posizionato in quel punto e a quell'altezza.
Non solo. Gli inquirenti dovranno anche verificare se la catena fosse stata ben segnalata. L'ipotesi di attentato è stata comunque subito scartata.
Le indagini
A finire al centro delle indagini sono tre soggetti, ora indagati per omicidio colposo. Damiano sarebbe morto a causa di traumi irreversibili, fra cui la frattura delle vertebre cervicali, malgrado indossasse il casco. Questo quanto emerso dall'autopsia, eseguita alla presenza di Ildo Polidoro e Michele Farinacci, consulenti nominati sia dalla famiglia del giovane che dai tre indagati. Questi ultimi sono gli eredi del terreno dove si è verificato il fatale incidente.
A condurre l'attività investigativa è il sostituto procuratore di Teramo Monia Di Marco.
Il corpo del 25enne è stato restituito alla famiglia, domani sarà lutto cittadino a Castiglione Messer Raimondo (Teramo), paese d'origine di Damiano. Alle 11.00 di domani, giovedì 21 marzo, si terranno i funerali nella chiesa di Sant'Agnese a Pineto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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