Cosa ci fa un coccodrillo nella acque del mare di Napoli? Il video diventato virale sui social avrebbe in realtà una spiegazione decisamente più semplice rispetto alle disparate ipotesi circolate sul web nelle ultime ore.
Dalle immagini sembra in effetti di poter scorgere un enorme rettile che nuota tranquillamente nel tratto antistante la Rotonda Diaz. E tutto questo mentre i pescatori continuano a muoversi e a svolgere le proprie mansioni senza battere ciglio. Proprio tale dettaglio ha insospettito fin da subito gli internauti, facendo nascere il forte dubbio che potesse trattarsi di un 'video fake'. Ebbene, stando proprio al comitato dei pescatori di Napoli, quello che si vede nuotare sarebbe in realtà semplicemente un coccodrillo meccanico. Un automa, quindi, che sarebbe stato utilizzato da una troupe con l'obiettivo di effettuare delle riprese televisive per una celebre trasmissione.
La rivelazione
Secondo quanto riferito da Fanpage, le immagini che stanno spopolando sul web risalirebbero allo scorso venerdì 27 gennaio. L'individuo che si muove al fianco del rettile automatizzato sarebbe, in realtà, uno dei tecnici incaricati di verificare il corretto funzionamento del robot. Intervistato dal quotidiano online, Carmine Meloro, membro del comitato dei pescatori di Napoli, ha rivelato qualche dettaglio in più sulla vicenda."Si tratterebbe di una nota trasmissione televisiva", spiega infatti l'uomo a Fanpage. "Abbiamo appreso che c'erano anche altri operatori e tecnici che osservavano i movimenti del coccodrillo, tra la curiosità di tante persone che hanno assistito alla scena sul Lungomare di via Caracciolo", precisa ancora Meloro.
Un episodio che ha suscitato grande curiosità, attirando l'attenzione sul capoluogo campano. "Fa sempre piacere che ci siano produzioni video a Napoli per raccontare magari leggende e storie della città e valorizzare la storia, la cultura e la bellezza del territorio", ha commentato il consigliere della I Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando Francesco De Giovanni. "Ci auguriamo che anche in questo caso del coccodrillo si tratti di una storia del genere, in grado di dare il giusto lustro alla città", ha concluso il consigliere.
Il binomio Napoli-coccodrilli non è una novità. Qualche anno fa (2018) furono avviate le analisi proprio sulla carcassa di un enorme rettile rinvenuta nei sotterranei del Maschio Angioino.
Si trattava di un esemplare di Crocodylus Niloticus, un genotipo presente nel Lago egiziano di Nasser in Egitto. Col metodo di datazione al C14, inoltre, si è potuto constatare che il rettile risaliva ad un periodo compreso tra il 1296 e il 1419.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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