Follia a Giugliano, in provincia di Napoli, dove questa mattina un medico di famiglia è stato barbaramente preso a calci e pugni sul volto per un certificato medico non rilasciato. Il dottore sarebbe stato aggredito dentro al suo studio. Il fatto è stato denunciato dall’associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate".
Soccorso da altri pazienti
Il povero medico dopo l’aggressione è stato soccorso da alcuni pazienti che si trovavano nella sala d’aspetto dello studio. Dopo non molto tempo sarebbe arrivata un’ambulanza che avrebbe trasferito il dottore ferito al pronto soccorso della cittadina. L’aggressione si è consumata attorno a mezzogiorno in una zona periferica di Giugliano. Qualche paziente ha anche avvertito i carabinieri, segnalando l’aggressione. Da una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine sembra che il malcapitato medico sia stato brutalmente malmenato da una giovanissima coppia, entrambi sembravano avere poco più di vent’anni. Pochi minuti prima la rissa i due ragazzi avevano chiesto un certificato medico per un loro parente, paziente del medico. Il dottore si sarebbe però rifiutato di rilasciare il certificato, scatenando la furia dei giovanissimi campani. Dopo aver violentemente aggredito il dottore i due ragazzi sono usciti dallo studio come se non fosse successo nulla.
La denuncia dell'associazione
Intanto l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha denunciato a gran voce l’accaduto. È la 17esima aggressione contro il personale sanitario in Campania dall’inizio del 2023.
"Aggredito un collega medico di medicina Generale nel suo studio - queste le parole dell’associazione -. Il motivo sarebbe perché il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli non ha redatto il certificato sistema Ts ed il paziente ha aggredito il collega con pugni e calci al volto. Il collega è stato soccorso dagli altri pazienti e portato in Ps tramite 118. Attualmente al suo studio ci sono i carabinieri”.
Sempre più medici aggrediti al sud
Il tema delle aggressioni nei confronti dei medici e del personale sanitario non è sicuramente qualcosa di nuovo. Aumentato durante la pandemia, sopratutto nel sud Italia, ha toccato i suoi massimi storici lo scorso anno, ma il dato aumenta preoccupantemente ogni dodici mesi.
Qualche giorno fa un’altra aggressione, questa volta ai danni di un ginecologo del Policlinico Vanvitelli di Napoli, colpito con un tirapugni dai parenti di un neonato che aveva accusato una crisi respiratoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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