"Farà un'altra marcia pro-migranti?". Il buonismo di Sala a scapito della sicurezza

Nel 2017, Beppe Sala organizzò una marcia pro-migranti a pochi giorni dall'accoltellamento di due militari di Strade sicure in stazione Centrale

"Farà un'altra marcia pro-migranti?". Il buonismo di Sala a scapito della sicurezza

Davanti alle sei persone ferite nei pressi della stazione Centrale da un marocchino irregolare in Italia che tentava degli scippi, Beppe Sala proporrà una nuova marcia pro-migranti? Il dubbio è lecito, visti i precedenti delle sue amministrazioni. Difficile dimenticare quando, nel 2017, il sindaco di Milano organizzò la marcia in favore dei migranti, una sfilata nel nome dell'inclusione a pochi giorni dal ferimento di due militari impegnati nell'operazione Strade sicure, proprio in stazione Centrale, da parte di un italiano di origine nordafricana.

"Sono convinto che se avessero chiesto ai militari feriti se era giusto fare la manifestazione di oggi avrebbero detto di sì", azzardò ai tempi il sindaco di Milano. Potrebbe provare a fare la stessa domanda, oggi, ai parenti dei due uomini ricoverati in codice rosso dopo essere stati colpiti con violenza dal marocchino, solo per aver tentato di difendere le due donne che stava rapinando. La percezione di sicurezza a Milano è ai minimi storici, come testimoniano le tante storie di chi vive quotidianamente la città e ogni giorno ha a che fare con gli sbandati che affollano le sue strade, in particolar modo nei pressi della stazione ferroviaria principale. Eppure, la sinistra di Milano sembra non vedere quello che accade, gira la testa dall'altra parte e finge che vada tutto bene a discapito dei cittadini.

"Milano non solo è la capitale italiana del crimine ma è anche l'unica metropoli dove la sinistra getta la polvere sotto il tappeto facendo finta che nulla accada per non rovinarsi l'immagine patinata. Un'immagine che, però, fa a pugni con la realtà", sottolinea Silvia Sardone. Infatti, sebbene il governo Meloni abbia rafforzato le misure di sicurezza nelle stazioni principali con gli uomini dello Stato in perenne presidio, manca il supporto di Palazzo Marino. "Il passo successivo spetta al Comune di Milano che deve prendere l'iniziativa. La Centrale va riempita di forze dell'ordine e la polizia locale deve essere un valido rinforzo piuttosto che essere impiegata a fare le multe per strada", aggiunge il commissario milanese della Lega.

Sottolineando come l'uomo che ieri ha seminato il panico nei pressi della stazione era già conosciuto alle forze dell'ordine, visti i suoi precedenti, Sardone ha messo in evidenza come lui sia solo uno dei tanti "balordi che popolano la nostra città, richiamati dalle sirene del Pd secondo cui accogliere chiunque è cosa buona e giusta".

E proprio per questo motivo si rivolge al sindaco Sala e al capogruppo del Pd in Regione, Pierfrancesco Majorino: "Proporranno una nuova edizione della marcia pro clandestini? Oppure una bella tavolata multietnica al Sempione?".

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