"Non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro", così un pregiudicato della Brianza chiede di tornare in carcere per non lavorare. È successo nelle scorse ore in Besana Brianza, dove il 38enne Filippo Di Benedetto è stato arrestato dai carabinieri dopo aver chiesto di potere tornare in cella e non svolgere le attività socialmente utili. Infatti, è proprio in carcere che dovrà scontare la sua pena per omicidio stradale, omissione di soccorso e vari reati contro la persona, il patrimonio nonché per evasione e per resistenza a pubblico ufficiale.
L’incidente stradale
A costargli la condanna era stato un incidente stradale risalente al maggio del 2019 all'altezza dell'uscita di Monza centro sulla strada statale 36 direzione Milano. L’incidente aveva provocato la morte di un ragazzo 22enne di Civate (Lecco), Chetra Sponsiello. La sera in cui è avvenuto l'omicidio stradale, la vittima era stata investita dopo essere scesa dall’auto per constatare i danni, a seguito di un tamponamento tra due vetture. In quel momento, sulla scena dell’incidente, era arrivata a gran velocità una Opel Corsa che lo aveva travolto. Il 38enne pregiudicato non si era fermato dopo l'impatto a prestare soccorso. Filippo Di Benedetto aveva negato di essere alla guida, ma le successive indagini lo avevano smentito. In particolare, un testimone aveva detto di averlo visto al volante e poi allontanarsi dal luogo del sinistro. I poliziotti avevano trovato gli stessi vestiti indossati dall'uomo quella sera, descritti dal testimone. Infatti, l’indagato la sera del fatto era ubriaco e, inoltre, non aveva mai conseguito la patente. Così, Filippo Di Benedetto era stato condannato nel luglio 2020 a sette anni e quattro mesi con il rito abbreviato.
La condanna per omicidio stradale
Stando a quanto precisato in una nota dai carabinieri della Stazione di Besana in Brianza, l’uomo, dallo scorso 21 novembre, si trovava in una comunità brianzola dove stava scontando una misura alternativa alla pena con l’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito a una condanna per omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso.
La richiesta di essere trasferito in carcere
Dopo la condanna in Tribunale, l'uomo era stato affidato a una comunità per garantire la funzione di rieducativa della pena e il reinserimento sociale del condannato.
Ma a quanto pare, la decisione non è stata gradita dall’imputato che ha chiesto di ritornare in carcere. Pertanto, i carabinieri lo hanno prelevato dalla comunità e trasferito nella Casa circondariale di Monza dove sconterà la restante parte della pena.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.