Manifesti elettorali del centrodestra vandalizzati, con i vandali che hanno composto a pennarello insulti e frasi minacciose nei confronti di Matteo Salvini e dei candidati della Lega alle prossime elezioni europee. E persino un cartellone elettorale appeso al contrario, su un autobus di linea a Genova: una situazione che non poteva non innescare polemiche. Questo il quadro riscontrato nel capoluogo della Liguria dal vice-ministro Edoardo Rixi, che in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook ha duramente criticato quanto avvenuto ed auspicato l'identificazione dei responsabili. Tanto più che su uno dei manifesti imbrattati c'è a quanto pare la "firma" dei teppisti: "XXmiglia Antifa" si legge a margine di un manifesto del candidato del Carroccio alle europee Francesco Bruzzone, sul quale campeggiano scritte offensive e minacce ("Brucia" e "da guardare ribaltato").
Non sembrano insomma esserci dubbi sulla matrice politica di un raid vandalico che ha riguardato anche un manifesto del vice-premier Matteo Salvini affisso nel capoluogo ligure: "Brucia, brucia, brucia" si legge a margine del foglio. E ancora: "Prendimi, feriscimi ed allontanami". Il caso più surreale riguarda però uno dei cartelloni elettorali affissi su un autobus della linea urbana. Nulla di eccezionale detto così, non fosse che il manifesto in questione è stato appeso al contrario e che i due candidati consiglieri appaiono quindi a testa in giù. "Scritte offensive e diffamatorie contro i candidati della Lega - Salvini Premier - il pensiero di Rixi, espresso sui social- perfino un cartello a testa in giù sugli autobus di Genova. Un attacco ai valori di rispetto e confronto civile. Invitiamo le autorità competenti a intervenire per individuare i responsabili e prevenire altri episodi. Noi non ci lasciamo intimidire e continuiamo con determinazione e rispetto dei valori democratici".
La Lega ha successivamente scritto una lettera ad Amt Genova (l'azienda pubblica del trasporto pubblico locale) per chiedere chiarimenti sul tema. Stando poi a quel che riporta l'Ansa, a seguito della segnalazione la società ha dato mandato al gestore della parte pubblicitaria di sistemare il manifesto in modo corretto.
Ed è stata avviata oltretutto un'indagine interna per fare luce sull'episodio e risalire ai colpevoli: in questo caso specifico si cerca di capire se il cartello in questione sia stato montato già capovolto prima di uscire dalla rimessa dei bus oppure se sia stato posizionato al contrario durante una sosta ad un capolinea. A breve potrebbero insomma esserci ulteriori sviluppi.
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