Ospedale a corto di personale, in arrivo i medici di Messi e Maradona

Il caso del piccolo comune di Mussomeli, in Sicilia, dove l'ospedale locale si trova in gravissima carenza d'organico. Dopo l'accordo fra le istituzioni italiane e l'università di Rosario, arrivano i primi medici argentini

Ospedale a corto di personale, in arrivo i medici di Messi e Maradona

All'ospedale mancano medici e, vista la grave crisi di presenze, viene stretto un accordo di cooperazione internazionale per fare arrivare dei professionisti dal Sudamerica: succede a Mussomeli, piccolo comune in provincia di Caltanissetta. Fra i candidati anche chi aveva in cura Messi e Maradona.

Il presidio ospedaliero di Mussomeli si trova infatti in grave carenza di organico, con solo tre reparti su sei potenziali funzionanti, e uno a rischio chiusura (il medico in servizio è in scadenza di contratto). Una situazione impossibile per la cittadinanza, costretta ormai a rivolgersi ai nosocomi di Caltanissetta e Agrigento, i più vicini, pur trovandosi a circa un'ora di distanza.

L'accordo con l'università argentina

Impensabile andare avanti in questo modo, troppi i disagi e i rischi per la popolazione, tanto che il sindaco Giuseppe Catania, che molto sta facendo anche per ripopolare il paese, ha deciso di cercare un accordo con l'università nazionale di Rosario (Argentina). Sono stati proprio due cittadini sudamericani, residenti a Mussomeli, a fare da intermediari fra l'ateneo argentino e l'amministrazione comunale. Si tratta di Erica Moscatello, pronipote di Che Guevara, e il marito Javier Raviculè.

"Abbiamo firmato un accordo di cooperazione internazionale e chiesto alla segreteria dell'Ateneo quanti medici fossero disposti a venire a lavorare da noi", spiega al Corriere il primo cittadino di Mussomeli. "Siamo stati sommersi da email: in 20mila, non solo dall'Argentina, ma anche da Cile e Venezuela, erano pronti a trasferirsi. Una manna dal cielo e due grandi vantaggi, una barriera culturale bassa e la fortuna che molti, figli o nipoti di emigrati italiani, hanno già la nostra cittadinanza", aggiunge.

Non si tratta della prima volta. Già fra il 2019 e il 2021 erano state avviate ben 19 procedure di reclutamento medici, con poche adesioni da parte degli italiani. "Avendo approfondito il quadro normativo Covid che dava la possibilità di coinvolgere gli stranierei in deroga alla legge sul riconoscimento dei titoli, abbiamo chiesto un bando sperimentale per medici provenienti dall’estero solo per la nostra cittadina che a marzo è stato pubblicato", spiega il sindaco Catania.

In arrivo i primi medici sudamericani

Il primo di aprile arriverà il primo medico argentino, si tratta della dottoressa Laura Lator, già primario in una clinica di Buenos Aires. 37 anni, sposata e con tre figli, la donna è un chirurgo ed è una delle vincitrici del concorso.

La dottoressa Lator si è trasferita in Italia lo scorso febbraio, i suoi bambini si sono integrati nell'asilo di Mussomeli e suo marito, di origini calabresi, ha trovato impiego come insegnante di padel. Tempo ancora poche settimane e la professionista potrà prestare servizio in ospedale.

L'11 aprile, inoltre, altri 8 medici sudamericani saranno esaminati da una nuova

commissione. Fra i candidati, il pediatra Diego Colabianchi, medico personale del calciatore Lionel Messi, ed Eduardo Seminara, lo psichiatra che seguì Diego Armando Maradona.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica