Patrizia, Giada e il fidanzato: chi sono e cosa ci facevano nel Natisone

Patrizia Cormos, 20 anni, è al secondo anno dell'Accademia di Belle Arti. Bianca Doros, 23 anni, era appena arrivata in Italia dalla Romania assieme al fidanzato 25enne, anche lui disperso. "Rilevato il segnale di un cellulare"

A sinistra, i tre ragazzi abbracciati. A destra, Patrizia Cormos
A sinistra, i tre ragazzi abbracciati. A destra, Patrizia Cormos
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C'è una svolta nelle ricerche dei tre ragazzi dispersi da venerdì 31 maggio nel fiume Natisone, a Premiaracco, in provincia di Udine. Questa mattina è stato rilevato il segnale di un cellulare appartenente a uno dei giovani. La notizia è stata confermata dal sindaco della piccola cittadina friulana, Michele De Sabata, su Facebook: "Imponente lo schieramento di mezzi che dalle prime luci dell'alba stanno setacciato la forra di Premariacco in direzione Paderno. Durante la notte è stato individuato un segnale da un cellulare ma hanno dovuto sospendere le ricerche in attesa di potersi calare o risalire dal fiume. Sono ore decisive", si legge nel post.

Chi sono i tre ragazzi dispersi nel torrente

Patrizia Cormos, 20 anni, di Campoformido, è iscritta al secondo anno dell'Accademia di Belle Arti di Udine. Bianca Doros, 23 anni, era arrivata giovedì dalla Romania assieme al suo fidanzato, Cristian Casian Molnar, 25 anni, anche lui romeno ma residente in Austria. Ieri mattina, i tre amici si erano visti per fare un giro alla spiaggetta sul fiume Natisone, stare un po' insieme e scattare delle foto. Per Patrizia avrebbe dovuto essere un momento di svago, dopo una mattinata di studi. Poche ore prima della tragedia, aveva sostenuto un test per accedere all'esame di "Modellazione in 3D" in programma a luglio.

La mamma di Patrizia: "Le avevo detto di non andare"

"Le avevo suggerito di non andare, perché era stanca", ha raccontato la mamma di Patrizia al Messaggero Veneto. "La sera prima era andata anche a lavorare. - ha spiegato la donna - Ma poi lei mi aveva detto 'Ma dai, non arrabbiarti, lasciami andare' e così, alla fine, le avevo detto 'Va bene amore, vai'". Da quel momento, non ha più avuto notizie della figlia.

La tragedia

Il primo ad accorgersi che i ragazzi erano in difficoltà è stato un passante che camminava sul Ponte Romano di Premieracco. L'uomo ha allertato immediatamente i vigili del fuoco, mentre altre persone esortavano i ragazzi a non mollare.

I tre amici si sono stretti in un abbraccio, nel tentativo disperato di contrastare la potenza dirompente dell'acqua. I soccorritori hanno lanciato loro delle funi: hanno provato ad afferrarle, ma poi sono stati trascinati via dalla corrente.

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