Sesso con l'alunna minorenne. È l'accusa nei confronti di un'insegnante di un noto istituto scolastico di Pescara che, stando a quanto riporta il quotidiano Il Centro, è indagata per abuso del rapporto di affidamento e atti sessuali compiuti nell'ambito di un rapporto di potere. Il gip Francesco Marino ha imposto alla professoressa, 55 anni, il divieto assoluto di avvicinamento alla studentessa e l'interdizione dall'insegnamento per 12 mesi.
La relazione tra la prof e l'alunna
È stata la psicologa della scuola a denunciare la vicenda dopo aver raccolto le confidenze della ragazzina, che all'epoca dei fatti contestati aveva poco più di 14 anni. I primi contatti tra l'alunna e la prof risalirebbero alla fine del 2022, quando tra le due ci sarebbe stato uno scambio affettuoso e cordiale di messaggi. A Natale dello stesso anno, però, la relazione avrebbe preso una piega inaspettata. Stando al racconto della giovane, l'insegnante si sarebbe lasciata andare ad apprezzamenti sull'aspetto fisico. "Quanto sei bella", "Ti sta bene quella maglietta... Sei bona", le avrebbe scritto la donna in chat. La studentessa, ritenendo che il tono della conversazione fosse scherzoso, si era adeguata: "Anche io glielo dicevo, anche perché è davvero una bella donna", ha precisato nel corso della sua testimonianza.
Il rapporto sessuale e gli incontri a scuola
Successivamente c'è stato un appuntamento a casa della prof, dove si sarebbe consumato il rapporto sessuale. L'anno seguente i contatti tra l'alunna e l'insegnante sarebbero diventati sporadici: "Avvenivano in bagno o in laboratorio. - scrive il gip - si baciavano ma non c'era più stato un rapporto completo come quello avvenuto a casa della professoressa". Durante gli "incontri clandestini" nelle aule dell'istituto non sarebbero mancate scenate di gelosia da parte dell'insegnante nei confronti della ragazzina. Poi la relazione sarebbe giunta al capolinea lo scorso marzo.
L'audizione della ragazza
Sentita nel corso di un'audizione a sorpresa a scuola, la studentessa ha riferito di essersi sentita "confusa" e di aver iniziato anche lei a provare "qualcosa" per la prof, un sentimento che però "non realizzava". "Aveva capito che non era solo bene - precisa il gip - ma altro". La ragazzina "ha spiegato anche che aveva sempre preferito partner più adulti e che questa è stata la sua prima donna".
La richiesta del pm
Come scrive Il Centro, il pm Gabriella De Lucia aveva chiesto gli arresti domiciliari per l'insegnante. Una misura che il gip ha ritenuto "sovrabbondante rispetto allo scopo, apparendo sufficiente una misura che impedisca all'indagata di avere ulteriori contatti con la stessa persona offesa o con altre studentesse".
L'avvocato che assiste la 55enne si è detta pronta a fare ricorso al tribunale del Riesame e a effettuare una serie di indagini difensive. Quanto alle indagini, si attende l'esito della perizia tecnica effettuata sul cellulare della ragazzina, sequestrato dalla polizia, per ricostruire tutte le chat.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.