La pistola e la fuga in scooter: così il manager è stato derubato del suo orologio di lusso

Del Bono stava rincasando a bordo della sua Ferrari quando è stato rapinato: un malvivente ha spaccato il finestrino dell'auto portandogli via l'orologio da 40mila euro

La pistola e la fuga in scooter: così il manager è stato derubato del suo orologio di lusso

L'insicurezza a Milano non è più solo questione di percezione. E non è nemmeno più una prerogativa esclusiva delle sue zone più periferiche. Lo dimostra il furto avvenuto nella serata di ieri nel centralissimo corso Monforte, una delle arterie principali del cuore di Milano. Certo, le rapine a Milano, specie dove i soldi girano con più facilità, non sono mai mancate, ma le modalità con le quali è avvenuta quella ai danni di Alessandro Del Bono, amministratore delegato di Mediolanum Farmaceutici, nonché marito della modella Afef Jnifen, fa riflettere sulla deriva presa dalla criminalità di Milano.

Ieri sera l'uomo stava facendo rientro nella sua abitazione. Come ogni sera, a bordo della sua Ferrari, ha imboccato la rampa d'accesso che conduce ai box del suo appartamento, mai immaginandosi quello che sarebbe successo da lì a pochi secondi. È stata questione di attimi: un uomo con in testa un casco integrale per camuffare i lineamenti si avvicina all'auto di Del Bono. L'uomo nota che impugna una pistola e non ha nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto sta accadendo, che con il calcio dell'arma il rapinatore sfonda il vetro della vettura e strappa dal polso di Alessandro Del Bono un orologio di lusso del valore di 40mila euro.

Fortunatamente non si registrano infortuni per il manager, ma lo spavento di quei momenti è stato grande. A seguire le indagini sono gli uomini della squadra mobile di Milano, che stanno raccogliendo le informazioni dei testimoni e le immagini delle videocamere di sorveglianza per avere un quadro completo di quanto accaduto. Quel che finora si sa, è che l'uomo, dopo aver compiuto l'assalto, è fuggito rapidamente a bordo di uno scooter guidato da un complice, facendo perdere le sue tracce per le strade di Milano.

Le modalità dell'assalto non sono del tutto inedite, specialmente trattandosi del furto di un oggetto di così grande valore.

Analizzando quanto è accaduto, come sottolinea il Corriere della sera, il sospetto è che i due rapinatori possano appartenere a una batteria di malviventi specializzati alla "scuola campana", una delle più rinomate in questo genere di assalti. Le indagini sono comunque all'inizio e solo nei prossimi giorni si potranno avere maggiori dettagli ed eventuali evoluzioni sul lavoro degli inquirenti.

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