Renée poteva salvarsi: Sodano l'ha uccisa mentre provava a rialzarsi

Un clamoroso risvolto emerge dalle indagini della scientifica e dall'autopsia sul corpo delle vittime. Il finanziere aveva dichiarato di aver sparato il colpo di grazia "per non farla soffrire"

Christian Sodano
Christian Sodano
00:00 00:00

Renée poteva essere salvata perché era ancora viva quando Christian Sodano le ha esploso il colpo di grazia nella villetta della strage a Cisterna di Latina, lo scorso 13 febbraio. È quanto emerge dall’inchiesta della procura di Latina rispetto al duplice femminicidio che ha visto vittime la sorella e la madre di Desyrée Amato, ex fidanzata del finanziere 26enne.

Le risultanze degli accertamenti della scientifica

Il nuovo quadro emergerebbe dagli accertamenti effettuati dalla polizia scientifica incrociati con l’esame autoptico sui corpi delle due vittime. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, Renée Amato poteva salvarsi perché le sue ferite non erano così gravi da causarne la morte. Questo, ovviamente, se Sodano non l’avesse nuovamente colpita alla testa con un proiettile. Il giovane, nell’interrogatorio successivo alla strage, aveva detto di aver sparato “per non farla soffrire”. Un sussulto di umanità, nella sua ricostruzione. Invece dagli esami emergerebbe ben altro. A quanto pare Renée sta stava addirittura rialzando quando Sodano le ha esploso il colpo fatale. La traiettoria ricostruita dall’esame balistico parla di colpi esplosi dall’alto verso il basso. Forse la ragazza stava provando a rialzarsi quando il finanziere l’ha finita. Segno che la giovane era viva e poteva salvarsi. La madre Nicoletta Zomparelli, invece, è morta sul colpo, colpita al viso dal proiettile esploso da Sodano. La donna, secondo le risultanze della scientifica, avrebbe provato istintivamente a coprire il volto con la mano. In totale dall’arma di ordinanza del finanziere sono stati esplosi 7 colpi, tutti andati a segno sui corpi delle due donne.

La posizione di Sodano potrebbe aggravarsi

Le risultanze incrociate di autopsia e analisi scientifiche potrebbero aggravare ulteriormente la posizione di Sodano, in quanto finirebbe in dubbio il delitto d’impeto che emergeva dalle dichiarazioni del ragazzo che aveva detto:“Non so perché ho sparato a Renée e Nicoletta, volevo bene a entrambe”.

Sodano ha inoltre affermato di aver preso l’arma dall’auto parcheggiata in giardino perché voleva suicidarsi:“Ho detto a Desyrée uccidimi, Nicoletta e Renée hanno visto la pistola e si sono messe a urlare”. Poi la mattanza. Sodano si trova ora a Rebibbia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica