Sangue per le strade di Roma. Spari contro auto, un morto e donna gambizzata

Situazione da Far West, nel pomeriggio, per le vie del quartiere romano di Tor Bella Monaca. La vittima è un trentottenne con precedenti. Ferita la sua compagna. Fermato il presunto killer

Sangue per le strade di Roma. Spari contro auto, un morto e donna gambizzata
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Colpi d’arma da fuoco per le vie di Tor Bella Monaca, nel tardo pomeriggio, e grandissima paura nella zona. Un uomo di 38 anni, Daniele Di Giacomo, raggiunto dalle pallottole è morto sul posto. La sua compagna, di 26 anni, è rimasta ferita alle gambe. Fermato l'uomo che avrebbe sparato.

La dinamica

In via Paolo Ferdinando Quaglia un Suv è parcheggiato davanti ad un bar tabacchi. Un uomo, poco dopo le 17, esce da un bar e mentre risale in macchina gli si avvicina uno scooter da cui partono alcuni colpi di pistola. Un testimone racconta: "Ho visto un uomo sparare contro quell'auto, sei colpi in sequenza, e poi fuggire. Aveva la barba". Un’altra persona, che era in strada con i figli, ricostruisce quei momenti drammatici: "La gente urlava. Sono stati attimi di terrore. Ma ho capito che cercavano proprio le persone in quell'auto: hanno colpito anche la donna che è stata gambizzata - prosegue - io ho cercato di proteggere i miei figli. Qui viviamo così".

Diversi passanti raccontano di aver sentito quattro colpi di pistola dopodiché si sono recati sul luogo del delitto e, dopo aver constatato cosa era avvenuto, hanno immediatamente contattato il 118 e le forze dell’ordine.

Gli operatori sanitari, una volta giunti sul posto, hanno eseguito diversi tentativi per salvare la vita dell’uomo ma non c’è stato niente da fare, le ferite erano troppo profonde. La donna invece è stata portata al policlinico Tor Vergata per essere medicata.

La Squadra Mobile, giunta in loco con la Polizia Scientifica, ha reso noto il nome della vittima: Daniele Di Giacomo, già noto alla giustizia per i reati di furto aggravato, minacce, lesioni a pubblico ufficiale e ricettazione.

Agguato o altra ipotesi?

Stando alle prime ricostruzioni dell’episodio sembra che si sia trattato di un agguato per regolare alcuni conti lasciati in sospeso. La Squadra Mobile ha riscontrato diversi fori di proiettile sulla portiera, lato autista, e ciò sembrerebbe confermare quanto hanno raccontato alcuni testimoni in merito all’accostamento da parte dello scooter. Poco fa è stato fermato un uomo che si presume possa essere l'autore dell'imboscata.

La zona in cui è avvenuta la sparatoria è considerata una delle principali piazze di spaccio della periferia est a Roma. Nella giornata di ieri, un uomo di 32 anni è stato colpito alla gamba da dei proiettili sempre nella zona est della città e anche in questo caso sembra si tratti di un regolamento dei conti.

Il presidente del VI municipio, Nicola Franco, ha dichiarato: "L'omicidio di questa sera a Tor Bella Monaca, in via Quaglia, al termine dell'ennesima sparatoria, è l'ultima goccia che fa traboccare un vaso ormai colmo. È soltanto di questa mattina la scena di una donna che si è chiusa con un coltello all'interno degli uffici della Asl Roma 2 di Torrenova, seminando il panico tra utenti e personale e che soltanto grazie al mio personale intervento ha deciso di desistere e consegnare l'arma. Pochi giorni fa, l'episodio dell'aggressione ai danni di don Coluccia, durante la passeggiata della legalità in via dell'Archeologia, e di Maricetta, durante un intervento di pulizia da parte delle associazioni di volontariato. Cos'altro deve accadere per far capire a chi di dovere che il territorio di Tor Bella Monaca è diverso dal resto di Roma?".

Proprio in merito a quanto accaduto a don Coluccia, prete della zona che da anni si batte contro la piazza dello spaccio, oggi è avvenuta la visita a Tor Bella Monaca della viceministra Maria Teresa Bellucci che sulla propria pagina Facebook ha scritto: "Insieme a don Antonio Coluccia, a Tor Bella Monaca, per dimostrargli la vicinanza del Governo e attestargli la nostra solidarietà a fronte delle minacce e aggressioni ricevute. È fondamentale la presenza delle Istituzioni in quei luoghi che una ristretta minoranza vorrebbe espropriare alla cittadinanza per trasformarli nelle zone franche dello spaccio, della violenza e dell'emarginazione.

Il Governo c'è, lo Stato c'è e c'è la parte sana della popolazione, brava gente che ogni giorno lotta con coraggio per il cambiamento. Ci batteremo insieme per ripristinare la legalità, per combattere la povertà educativa e la mancanza di opportunità".

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