Attenti a chi vi vende questo calendario a Genova, è una truffa

La pubblica assistenza di Nervi (Genova) mette in guardia: "Non sono dei nostri". Ecco cosa sta succedendo

Attenti a chi vi vende questo calendario a Genova, è una truffa
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Un allarme è stato diramato dalla pubblica assistenza di Nervi, storico bordo della città di Genova, relativamente ad alcune truffe compiute servendosi dell'immagine dell'associazione. Ci sarebbero delle persone, infatti, che si starebbero aggirando nei luoghi maggiormente frequentati dai cittadini per vendere dei calendari e chiedere in cambio denaro. Le persone, purtroppo, cadono facilmente nell'inganno e, credendo di compiere una buona opera per la comunità, danno i loro soldi a dei malviventi.

Il post della pubblica assistenza nerviese

Per questa ragione la pubblica assistenza locale ha deciso di informare la popolazione, pubblicando alcuni post sulla propria pagina Facebook. "ATTENZIONE STA GIRANDO SU NERVI GENTE IN DIVISA ARANCIONE SPACCIANDOSI PER MILITI NON ABBIAMO NIENTE A CHE FARE CON QUESTA GENTE!", si legge in un primo messaggio. E, ancora: "Stanno girando per Nervi 2 loschi individui vestiti da militi a distribuire calendari spacciandosi per appartenenti alla Pubblica Assistenza. Non sono dei nostri. Sono di una associazione neppure riconosciuta dagli Enti preposti, praticamente dei pirati. Se volete aiutare la vostra pubblica assistenza potete passare dalla nostra sede in Via Oberdan 105r. Occhio ai truffatori!".

Al post hanno subito risposto i cittadini, ovviamente preoccupati e desiderosi di saperne di più. "Inizio mese il signore anziano fuori dal cimitero di Nervi che distribuiva calendari era uno dei vostri?", ha chiesto una donna. La risposta non si è fatta attendere: "Sì, è il milite più anziano che abbiamo, e soprattutto dava i calendari di Nervi non dell'alta val Bisagno". Da ciò, dunque, è possibile derivare che il calendario spacciato come oggetto da acquistare per donare alla pubblica assistenza non è neppure conforme a ciò che viene realmente messo a disposizione dell'associazione benefica.

Resta ora da capire se il fenomeno riguarda solo la zona di Nervi o se invece sia più esteso: il consiglio resta quello di prestare attenzione e, in caso di dubbi, informarsi.

I precedenti

Non è certo la prima volta che i truffatori sfruttano l'immagine di enti benefici o delle forze dell'ordine per sottrarre denaro ai cittadini.

Giusto per citare un caso, basta pensare a quanto accaduto in Trentino a inizio anno, quando alcuni soggetti avevano cominciato a contattare telefonicamente i cittadini per chiedere denaro in cambio del calendario della polizia. Un'altra truffa in piena regola.

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