Una notizia che ha sconvolto l’intera comunità. A Taranto un neonato è stato trovato accanto ai cassonetti in mezzo ai rifiuti. Erano le 7 di questa mattina quando una passante ha sentito un gemito provenire da una busta. Il piccolo era avvolto in una coperta, all’interno di un sacchetto per i rifiuti, e insieme a lui c’era un peluche. La donna che si è accorta di quanto stava accadendo ha subito dato l’allarme e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti della polizia di Stato. Il fatto è accaduto in pieno centro cittadino. “Se da un lato c’è stato un gesto estremo, dall’altro i tarantini stanno dimostrando grande solidarietà per il piccolo” ha commentato Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente, la società del Comune di Taranto che si occupa della gestione dei rifiuti.
Per Lorenzo, è questo il nome che il personale del reparto Utin dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto ha dato al neonato, è partita infatti una gara di solidarietà. Era stato dato alla luce solo poche ore e ora è in buone condizioni. "Ho sentito il direttore generale dell'Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco – ha dichiarato alla stampa Gabriella Ficocelli, l’assessore ai Servizi sociali del Comune - Il neonato ritrovato stamattina nei pressi di Via Pisanelli sta bene. Ed è l'unica cosa che conta". "La burocrazia farà il suo corso - prosegue Ficocelli - ma adesso siamo tranquilli perchè il bambino è stato accolto e ha avuto tutte le cure e l'affetto che gli spettano di diritto. I servizi sociali del Comune stanno seguendo questa vicenda, l'unica cosa che voglio e posso anticipare è che è già partita una gara di solidarietà verso questo bambino". L’assessore ha, inoltre, ringraziato pubblicamente la donna che questa mattina “non ha fatto prevalere la paura e l'indifferenza” e ha lanciato l’allarme. Intanto si è appreso che il neonato era in una borsa di tela usata per la spesa.
In serata la madre nel neonato è stata rintracciata. Secondo quanto si apprende si tratta di una 23enne georgiana, indagata poi per abbandono di minore. La donna è stata identificata grazie alle immagini della videosorveglianza della zona e dopo essere stata rintracciata nel pomeriggio è stata portata in ospedale, al Santissima Annunziata, per essere sottoposta a controlli medici.
Purtroppo un caso simile è accaduto pochi mesi fa a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove una bambina appena nata a maggio scorso, è stata abbandonata nell'atrio dell'ospedale. Ad accorgersi di lei le infermiere della struttura sanitaria che le hanno dato il nome di Amelia. Il cognome Stella, invece, lo ha scelto il sindaco del Comune nel Milanese «perchè sia sempre accompagnata da una buona stella», come aveva dichiarato alla stampa.
Quella dei neonati abbandonati è, purtroppo, una vera e propria piaga.
Come si legge su "La Stampa", secondo i dati forniti dalla Sin (la società italiana di neonatologia), in Italia, ogni anno, sono circa 3mila i neonati che vengono rifiutati subito dopo la nascita e, per l'associazione "Amici dei Bambini", solo 400 di loro, ogni anno, sopravvivono perché vengono lasciati negli ospedali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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