Torna Fleximan in Trentino: segato autovelox installato da appena un mese

Dopo poco più di un mese dalla sua installazione, un autovelox è stato abbattuto da Fleximan nella strada provinciale tra Mori e Isera, Trentino Alto-Adige. "Non stava lì per fare cassa"

Fonte: RTTR la Televisione
Fonte: RTTR la Televisione
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Non se ne sentiva parlare da qualche settimana ma Fleximan è tornato a colpire ("l'originale" o qualche emulatore). Dopo aver passato a setaccio le strade di alcuni Comuni in quasi tutte le regioni del Nord Italia mancava ancora all'appello il Trentino Alto-Adige. Il primo caso è stato segnalato nelle ultime ore nella strada provinciale che collega Mori e Isera dove il palo di un autovelox è stato segato lungo la strada del Mossano, la provinciale Destra Adige della Vallagarina in direzione nord. Il rilevatore di velocità era stato installato, per la prima volta, soltanto poco più di un mese fa (il 7 febbraio).

Cosa è accaduto

Le immagini che circolano in rete mostrano il lungo palo d'accaio letteralmente abbattuto in direzione di un vigneto con la strada provinciale che scorre accanto, probabilmente con una sega circolare: il quotidiano L'Adige spiega che l'autovelox già nelle prime ore di "vita" aveva registrato alcuni eccessi di velocità in un'arteria dove non si possono superare i 70 Km/h. La strada è molto trafficata perché conduce in molti luoghi di interesse tra cui il Lago di Garda ed era importante soprattutto per gli incroci presenti in zona che conducono a strade di campagna secondarie. La velocità più alta mai rilevata nella breve vita dell'autovelox si è avuta a febbraio con un'auto che sfrecciava a quasi 200 Km/h, una misura pericolosissima che fortunatamente non ha provocato conseguenze.

Le parole del sindaco

Trattandosi di un autovelox fisso, monitorava 24 ore su 24 l'andamento della velocità sulla strada evitando il lavoro delle pattuglie delle forze dell'ordine e occasionali posti di blocco per controllare l'andamento dei mezzi. La notizia non ha fatto certamente piacere al sindaco del Comune di Isera, Graziano Luzzi, che al quotidiano ha spiegato che non si trattava "di un presidio per fare cassa, assolutamente no, ma per la sicurezza di tutti perché sia rispettata la velocità prevista che è quella dei 70 chilometri all'ora".

L'autovelox era dotato di pannelli solari e funzionava con l'energia immagazzinata durante il giorno: dopo le note vicende di cronaca e quasi con il "sentore" che qualcosa potesse accadere, lo scorso 26 febbraio l'amministrazione comunale aveva fatto installare anche una telecamera ma non sembra, fino a questo momento, che siano state trovate immagini che possano risalire al Fleximan che ha compiuto il gesto.

Sui social si rincorrono, da un lato, i gesti di condanna e dall'altro quelli di coloro che lo hanno ringraziato. "Speriamo non arrivi Fleximan", avevano scritto alcuni abitanti locali nei giorni immediatamente successivi all'installazione: la speranza, in questo caso, non è bastata.

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