"Giulia era la più brillante della classe". A Sant'Antimo l'ultimo addio di parenti e amici

Una cerimonia privata per i funerali della 29enne uccisa incinta al 7 mese nella parrocchia Santa Lucia. Presenti anche il sindaco di Senago dove la giovane viveva, oltre al primo cittadino del suo paese d'origine

Un'immagine da Facebook di Giulia Tramontano
Un'immagine da Facebook di Giulia Tramontano
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Notizia in aggiornamento

Le esequie di Giulia Tramontano, la 29enne assassinata con trentasette coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello lo scorso 27 maggio a Senago, nel Milanese, si svolgono in forma privata, con ingressi contingentati per i familiari e le istituzioni, nella chiesa Santa Lucia di via Roma a Sant’Antimo, la città d’origine della giovane donna che era incinta di sette mesi. Nel giorno dei funerali, come promesso, il sindaco Massimo Buonanno ha proclamato il lutto cittadino. La sorella di Giulia Tramontano, Chiara, aveva scritto ancora una volta sui social media il suo stato d’animo. “Grazie a tutti per l'affetto che ci avete dimostrato in questi giorni atroci. I vostri pensieri ci hanno inondato di amore e vicinanza. Ora, però, il momento dell’ultimo saluto intimo e straziante a Giulia e Thiago e vorremmo viverlo insieme ai parenti e agli amici più stretti”.

Una richiesta accorata quella della famiglia Tramontano che ha tenuto un profilo basso fin dal giorno della scomparsa della ragazza, vivendo il dolore indescrivibile con dignità e discrezione. Anche il sacerdote della parrocchia di Santa Lucia Salvatore Coviello era preoccupato dalla possibile affluenza di persone e di curiosi. “La chiesa – aveva detto– non riuscirebbe a contenere tutti coloro che in questi giorni hanno mostrato solidarietà alla famiglia Tramontano. Non so come faremo a gestire la cosa, ma è necessario rispettare la volontà della famiglia Tramontano”. Nei manifesti funebri che tappezzano Sant’Antimo c’è una foto di Giulia che sorride spensierata. “Sono stati strappati all'amore dei propri cari Giulia e Thiago Tramontano – c’è scritto –. Ne danno il triste annuncio i genitori e nonni Loredana e Franco, i fratelli e zii Chiara e Mario, la nonna Giulia, gli zii ed i parenti tutti". Dopo la fiaccolata di pochi giorni fa, la popolazione di Sant’Antimo ha dimostrato nuovamente la propria compostezza verso una giovane donna e il bambino che portava in grembo diventati simbolo di dolore e sofferenza. Poco prima della messa un familiare ha ricordato la ragazza. "Giulia era dolce - ha detto - chi l'ha uccisa con tutte quelle coltellate è un folle. Poteva lasciarle tutte e due e invece... Non la vedevo da un po' di tempo". In lacrime le due docenti delle medie. "Giulia era solare e piena di vita - hanno ricordato - non meritava di finire in questo modo. Era tra le più brillanti della classe". A confermarlo è una compagna di scuola. "È vero - ha affermato con un nodo alla gola - non riesco a crederci, sono venuta in chiesa per salutarla un'ultima volta".

Giulia verrà ricordata anche a Senago, dove si era realizzata professionalmente e dove aveva creato una rete di amicizie solide e sincere. Venerdì 16 giugno, infatti, nella cittadina del Milanese si svolgerà una marcia silenziosa in memoria della donna e di suo figlio Thiago nei luoghi dove si è verificato il femminicidio. Proprio nelle vicinanze dell’anfratto dove è stato ritrovato il corpo di Giulia è stato realizzato un murale dedicato alla vittima di violenza di genere e al bimbo mai nato.

Al termine della cerimonia funebre, sotto un cielo grigio e piovoso, il feretro di Giulia ha ricevuto un lungo applauso dalle persone assiepate all'esterno della chiesa.

Le associazioni e le scuole del territorio hanno lanciato in cielo i palloncini bianchi, così come fu fatto al termine della fiaccolata. Il corteo si è poi avviato verso casa della famiglia Tramontano, dove è stato tributato l'ultimo saluto alla ragazza, prima di raggiungere il cimitero cittadino per la sepoltura.

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