L'auto di Turetta è arrivata in Italia: ecco su cosa si concentreranno i Ris di Parma

I carabinieri del Ris dovranno passare al setaccio la Fiat Grande Punto del giovane. Le analisi serviranno a capire se Giulia Cecchettin sia stata uccisa a bordo della vettura

L'auto di Turetta è arrivata in Italia: ecco su cosa si concentreranno i Ris di Parma
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La Fiat Grande Punto di Filippo Turetta è arrivata a Parma dove, nelle prossime settimane, sarà analizzata dai Ris di Parma. I carabinieri dovranno passare al settaccio la vettura nel tentativo di individuare eventuali tracce biologiche ed ematiche di Giulia Cecchettin. L'obiettivo degli inquirenti è quello di stabilire se la giovane studentessa di Vigonovo sia stata uccisa a bordo dell'auto oppure in strada, a seguito delle due violente aggressioni. L'esito degli accertamenti inciderà sull'andamento dell'inchiesta: al 22enne, reo confesso dell'omicidio, potrebbe essere contestata l'aggravante della premiditazione.

L'auto di Turetta in mano ai Ris

La vettura è rimasta per quasi un mese sotto la custodia giudiziaria della polizia di Halle, in Germania, dove Turetta è stato arrestato. In serata è stata consegnata agli specialisti del Ris di Parma, guidati dal comandante Giampietro Lago, per essere analizzata. Stando a quanto apprende l'Ansa da fonti qualificate, nei prossimi giorni (non subito) inizieranno le analisi con la tecnica del bloodstain pattern analysis, uno studio che consente di stabilire la traiettoria e la disposizione degli schizzi di sangue sulla scena del crimine, come avvenne per il delitto di Cogne. Nel caso specifico, si cercheranno eventuali tracce ematiche di Giulia nel bagagliaio e nell'abitacolo della vettura dove la giovane fu caricata dopo essere stata aggredita. Come anticipato, la Bpa dovrebbe poter rivelare se la ragazza è stata accoltellata mortalmente all'interno dell'auto, oppure se l'ex fidanzato abbia caricato il corpo già esanime della studentessa, dopo l'aggressione nella zona industriale di Fossò.

Gli altri esami

Con la vettura sono arrivati in Italia anche gli oggetti trovati al suo interno: un paio di guanti, uno zaino e il coltello, con lama di 12 centimetri, che Filppo Turetta aveva portato con sé quel sabato 11 novembre, quando si consumò l'omicidio. Circa le eventuali tracce biologiche, non è escluso che il giovane possa aver tentato di cancellarle durante la fuga all'estero. Esaminando la Punto dall'esterno, la polizia tedesca non ha rilevato segni di incidenti o tamponamenti. Mentre le luci forensi avrebbero evidenziato alcune tracce ematiche all'interno dell'auto.

Quanto alle attività dei Ris, sarà la Procura di Venezia, titolare del fascicolo, a stabilire tempi e modalità degli accertamenti. Inoltre dovranno essere avvisate formalmente le parti, per la nomina dei rispettivi consulenti.

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