"Portate roba buona". E ancora: "Ci divertiamo". Sono alcuni dei messaggi estrapolati dalle chat dei ragazzini che hanno partecipato al festino di Capodanno in località Mugello, nella provincia del capoluogo toscano. Circostanza in cui, secondo quanto emerso dalla indagine condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale per la Toscana, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, due 12enni sarebbero state abusate da alcuni partecipanti alla festa. Il condizionale è d'obbligo vista l'età degli indagati - hanno tutti meno di 15 anni - e per il fatto che, su indicazione dell'organizzatore dell'evento, le due presunte vittime avrebbero dichiarato di essere più grandi.
Sei ragazzini indagati per violenza sessuale
Al festino di Capodanno c'erano 17 minorenni: 9 ragazzi e 8 ragazze, più le due 12enni che avrebbero subito gli abusi. Tutti i maschi sono finiti nel registro degli indagati della procura dei Minori di Firenze che ha aperto un fascicolo d'inchiesta ipotizzando il reato di stupro. Nei giorni scorsi la polizia postale fiorentina, coordinata dal pm Giuseppina Mione, ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 9 minorenni: sei di loro sono accusati di violenza sessuale, gli altri tre devono rispondere a vario titolo di produzione, detenzione e divulgazione di materiale di pornografia minorile.
I video
Le indagini sono partite dalla denuncia della madre di uno dei ragazzi, che avrebbe trovato sul cellulare del figlio un gruppo WhatsApp su cui sarebbero stati fatti circolare due video. Secondo quanto emerso, nei filmati - che durano più di due minuti ma che probabilmente sono stati "tagliati", precisano fonti vicine all'inchiesta al Corriere della Sera - immortalano scene di sesso tra le due 12enni e l'organizzatore del festino, un quattordicenne. I successivi approfondimenti investigativi svolti sui video dalla Polizia Postale di Firenze hanno permesso di evidenziare le voci in sottofondo di altri minori che, con chiaro accento toscano, incitavano i protagonisti a compiere atti sessuali. Da qui, gli inquirenti sono riusciti ai identificare i minori coinvolti nella vicenda.
Le chat: "Portate roba buona"
Gli accertamenti tecnici sugli smartphone in uso agli indagati, l'audizione protetta delle altre minori presenti alla festa e quella delle due dodicenni in sede di incidente probatorio, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio l'organizzazione e lo svolgimento della festa. In particolare dall'analisi dei messaggi scambiati su un gruppo WhatsApp, creato in occasione del festino, si evincerebbe come tutti i partecipanti fossero consapevoli che l'incontro sarebbe stato caratterizzato dal consumo di alcool, droga e rapporti sessuali. "Portate roba buona", recita un messaggio indirizzato a chi avrebbe dovuto procurare l'hashish e la marijuana da consumare nel corso della serata. E un altro: "Ci divertiamo".
"Quadro di assoluto svilimento"
La vicenda, quanto mai complessa e delicata, resta ancora da chiarire fino in fondo. Durante la festa altri partecipanti si sarebbero appartati per consumare rapporti sessuali.
Per gli investigatori emerge "un quadro di assoluto svilimento delle persone offese, degradate e considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico" e "superficialità e indifferenza di chi assiste divertendosi, di chi riprende con soddisfazione e curiosità, di chi divulga con inconsapevolezza, banalizzando fatti che sono molto gravi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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