La setta omicida e il male intorno a noi

Chi di noi non ha esclamato, apprendendo questa tragica notizia, "questi qui sono completamente pazzi"? Trattasi di un riflesso incondizionato

La setta omicida e il male intorno a noi
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Direttore Feltri,
è in corso da giorni un dibattito all'interno della mia famiglia. L'oggetto è un fatto di cronaca che ci ha particolarmente sconvolti, cioè l'uccisione della moglie e dei due figli, di 5 e 15 anni, da parte di un cinquantatreenne con la complicità di una coppia di amici. I tre criminali sostenevano, e tuttora ne sono convinti, che la donna e i due fanciulli fossero posseduti dal demonio. Lei conoscerà meglio di me i particolari di questa vicenda. Vorrei sapere che cosa pensa sia scattato nella testa di quest'uomo. Io ritengo che egli sia totalmente pazzo, così come sono folli gli amici che lo hanno aiutato a realizzare questo sanguinoso disegno. Mia moglie e mia figlia, invece, insistono: gli autori di questi delitti sono tutti e tre nel pieno delle loro facoltà mentali e hanno agito con lucidità. Chi di noi ha ragione, a suo avviso?
Ci affidiamo a lei quale arbitro. Quindi la preghiamo di rispondere.
Tino Lucchesi

Caro Tino,
«follia» è semplicemente il nome che diamo alle cose che ci risultano incomprensibili, o anche inaccettabili. Chi di noi non ha esclamato, apprendendo questa tragica notizia, «questi qui sono completamente pazzi»? Trattasi di un riflesso incondizionato. Eppure ciò non significa che siamo convinti che lo siano o che essi effettivamente lo siano. Restiamo sbalorditi davanti alla malvagità umana così come davanti ad un grado così elevato di ignoranza, il quale induce a credere, ad esempio, che tua moglie e i tuoi bambini siano posseduti dal demonio e che, per liberarli, servano esorcismi, riti, torture varie che sfociano poi nella soppressione. Ho letto particolari agghiaccianti che mi hanno fatto passare l'appetito, che già non è da lupo. Ho immaginato questi ragazzini incaprettati e seviziati per giorni, per di più dal babbo, figura di riferimento che dovrebbe semmai proteggere, salvaguardare, tutelare. A questo si aggiunga il malessere pregresso generato da un padre che seguitava a convincere figli e moglie di essere indemoniati, dunque di incarnare qualcosa di malefico.

Ebbene sì, il male esiste. Eccome se esiste, ma non ha corna né forcone. Il male era in quella casa, ma non era nei bambini e neppure nella loro mamma. Era in quell'uomo, marito e padre, che proiettava su di loro l'ombra tetra del proprio abisso spirituale. Liberarsi di loro era diventato un modo per ostracizzare i suoi demoni interiori, una maniera per scacciare quel male che pure gli è rimasto dentro, perché egli se lo porta nell'anima.

Sono d'accordo con tua moglie e tua figlia: coloro che hanno messo a segno questi omicidi non sono pazzi, bensì hanno agito lucidamente, tanto da pianificare l'azione nel dettaglio protraendola per diversi giorni. Non è stato un delirio, il delirio di un singolo. Tanto è vero che i tizi in questione, che insieme compongono una associazione criminale, non si dicono affatto pentiti. Tutt'altro, semmai. Sono persuasi di avere agito per il bene e che il bene possa quindi consistere nell'infliggere alle creature che hai messo al mondo una sofferenza tale, sia fisica che emotiva, che ciascuno di noi fatica ad accettare che un genitore possa essere capace di compiere tutto ciò che questo signore ha compiuto.

Io stesso non me ne capacito. Tuttavia, queste cose accadono. Si stima che in Italia ci siano ben 500 sette, una larga percentuale delle quali legata al satanismo o allo spiritismo. Poi c'è un sottobosco ancora più ampio e pauroso, quello delle sette non censite, nascoste.

Si parla tanto di estremismo politico, di fascismo, il cui pericolo non sussiste. Ma non si parla mai di estremismo religioso. Beh, forse sarebbe il caso di cominciare a farlo, indagando queste realtà, che non sono distanti da noi, ma intorno a noi, accanto a noi.

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