Strage di Paderno, 17enne al gip: "Ho pensato di uccidere tutti la sera della festa"

Il gip ha convalidato l'arresto del 17enne che ha ucciso i genitori e il fratellino, contestando l'aggravante della premeditazione. L'interrogatorio è durato circa due ore

Strage di Paderno, 17enne al gip: "Ho pensato di uccidere tutti la sera della festa"
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Articolo in aggiornamento

È stato convalidato l’arresto per Riccardo C., il 17enne reo confesso della strage familiare compiuta nella notte fra il 31 agosto e il primo settembre a Paderno Dugnano, nel Milanese. Lo ha deciso il gip Laura Margherita Pietrasanta che ha disposto la misura cautelare in carcere e riconosciuto anche l'aggravante della premeditazione. "Le modalità della condotta si ritengono infatti indicative della pericolosità sociale dell'indagato e dell'incapacità dello stesso di controllare i propri impulsi", si legge nel provvedimento. Al momento il ragazzo resta al Beccaria, ma non è escluso che possa essere trasferito in un altro penitenziario minorile.

"C'è pericolo di recidiva"

Secondo il gip, il giovane "dopo aver elaborato il proposito criminoso e averlo mantenuto fermo nel tempo, ha posto in essere, con singolare ferocia e accanimento nei confronti delle vittime (desumibile dal numero dei fendenti inferti), un triplice omicidio". Inoltre "la preordinazione dei mezzi, la ripetizione dei colpi unitamente alla particolare condizione emotiva del giovane e alla sua propensione a cambiare e 'aggiustare' la versione dei fatti inducono poi a ritenere concreto e attuale il pericolo di recidiva". In tal senso l'"unica misura idonea", tenuto conto "della estrema gravità del fatto" e della personalità dell'indagato, è "la custodia cautelare in carcere".

La premeditazione

L'ipotesi della premeditazione fa capo alla confessione del 17enne, il quale aveva raccontato ai pm di aver "pensato da un po'" di uccidere i genitori. Diversa la tesi sostenuta dall'avvocato Amedeo Rizza, legale del giovane, secondo cui l'assistito "il giorno prima non ha pensato a commettere l’omicidio ma stava cercando di capire quale potesse essere una soluzione al suo malessere. Per esempio quella di scappare di casa, di andare in Ucraina". E dunque "l’idea che potesse essere quello che ha effettivamente fatto è maturata durante la notte".

"Ho pensato di uccidere tutti la sera della festa"

Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, dalla ricostruzione che emerge dall'ordinanza, il ragazzo avrebbe dichiarato di aver pensato di uccidere i familiari la sera della festa di compleanno del papà. "È stata la sera della festa che ho pensato di farlo, - ha raccontato il ragazzo - non avevo ancora ideato questo piano però, avevo pensato di usare comunque il coltello perché era l'unica arma che avevo a disposizione in casa. Se ci avessi pensato di più non l'avrei mai fatto, perché è una cosa assurdaNon avevo ancora ideato questo piano però, avevo pensato di usare comunque il coltello perché era l'unica arma che avevo a disposizione in casa. Se ci avessi pensato di più non l'avrei mai fatto, perché è una cosa assurda".

"Ai miei dicevo che andava tutto bene"

Il giovane ha detto di "stare male" da questa estate e che forse "ha influito anche il debito in matematica". "Ogni tanto - ha proseguito - I miei genitori mi chiedevano se c'era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene". Infine, ha detto di percepire "gli altri come meno intelligenti e spesso non mi trovavo bene in certi ragionamenti o ritenevo che si occupassero e preoccupassero di cose inutili".

"Chiederò una perizia psichiatrica"

Nel corso dell’interrogatorio, durato circa un paio d'ore, il giovane ha risposto alle domande che gli sono state poste dal gip.

"Ha ripetuto di provare dispiacere per i genitori, non per sé ma per i familiari che non ci sono più", ha spiegato l'avvocato Rizza in merito all'udienza di questa mattina. La versione del 17enne, a detta del legale, "è stata coerente rispetto a quello che aveva già raccontato". Il difensore ha fatto sapere che chiederà una perizia psichiatrica.

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