Ha deciso di farla finita l’altra sera, quando si è impiccato a un albero in aperta campagna. Era scomparso da tre giorni un uomo di 47 anni di Montano Antilia, un piccolo Comune del Cilento, in provincia di Salerno. Nei suoi confronti un’accusa infamante: era sospettato di molestie sessuali nei confronti della figlia e di altri minorenni.
Il suicida, che lavorava come operaio, pur essendo originario della Spagna viveva da diversi anni nel piccolo centro del Salernitano. Tre giorni fa era stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento emesso dalla sezione civile del Tribunale di Vallo della Lucania e da quel momento aveva fatto perdere le proprie tracce.
Probabilmente non ha resistito alla vergogna per le accuse mosse nei suoi confronti. I carabinieri hanno immediatamente avviato le ricerche dell’uomo, dopo la denuncia della scomparsa da parte dei familiari e l’altro giorno c’è stata la macabra scoperta.
Non c’è la certezza che il gesto estremo compiuto dall’operaio spagnolo sia collegato alla vicenda dei presunti abusi sessuali, gli inquirenti stanno indagando, ma probabilmente non si riuscirà mai a conoscere i motivi del suicidio.
Due anni fa, a Cagliari, una bidella 64enne accusata di violenza su una bimba si suicidò come il 47enne del
Salernitano. Anche lei aveva ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari che ipotizzavano da parte sua un abuso sessuale su una bambina di quattro anni.
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