Adolescente uccide tutta la famiglia. Morti anche i 3 fratelli piccoli

Un quattordicenne di Alkmont, in Alabama, ha ucciso tutta la sua famiglia a colpi di pistola. Nella strage sono morti, oltre al padre e la matrigna, anche i tre fratellini più piccoli. L'accusa è di pluriomicidio colposo

Adolescente uccide tutta la famiglia. Morti anche i 3 fratelli piccoli

Un ragazzo di 14 anni ha ucciso tutta la sua famiglia. Tra le vittime della strage, anche i 3 fratellini più piccoli.

Uno sterminio in piena regola. Così Mason Sisk, un 14enne di Alkmont, in Alabama, ha ucciso tutti i membri della sua famiglia. Stando a quanto riporta The New York Times, dopo aver commesso l'omicidio, l'adolescente avrebbe telefonato al 911 fingendo di aver sentito degli spari provenire dal piano superiore della casa in cui viveva insieme alla sua famiglia. Ma la realtà sarebbe stata ben diversa dalla versione fornita dal giovane agli agenti.

A ventiquattro ore dalla tragedia, il quattordicenne ha gettato giù la maschera confessando agli inquirenti di aver commesso il truce delitto con premeditazione. A quanto pare, si sarebbe trattata di una vera e propria esecuzione a cui nessuno dei suoi intimi sarebbe riuscito a sottrarsi. La furia omicida ha colpito dapprima il padre 38enne e la matrigna 35enne, rispettivamente John e Mary Sisk, poi i tre fratelli Kane di 6 anni, Aurora di 5 e il piccolo Coleson di soli 6 mesi. Successivamente alla rivelazione, il ragazzo avrebbe aiutato gli agenti a recuperare l'arma utilizzata per siglare il parricidio, ovvero, una pistola detenuta illegalmente e gettata tra dei cespugli sul ciglio della strada.

Stando a quanto ha dichiarato Daisy McCarty, cugina del 14enne, ai microfoni di WAFF-TV, Mason sarebbe andato su tutte le furie dopo aver scoperto che Mary Sisk non era sua madre biologica e che, di conseguenza, non vi fosse un rapporto di totale affinità consanguinea con i fratelli. La stessa ha rivelato che l'adolescente avesse una indole violenta, sovente resa manifesta in occasioni di maltrattamento animale.

Tuttavia, per lo sceriffo della contea di Limestone non sarebbe ancora chiaro il movente della strage.

Ad oggi, il ragazzo si trova in carcere con l'accusa di pluriomicidio colposo e rischia la massima pena imponibile dal codice penale statunitense.

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