Con la puntata di "Ulisse, il piacere della scoperta", andato in onda il 4 giugno su Rai3, Alberto Angela si è superato e ha affrontato il tema di "come amavano gli antichi romani".
Il conduttore ci ha riportato indietro nel tempo e ci ha fatto rivivere l'amore al tempo dei romani. Nonostante questa epoca sia stata molto studiata a scuola, i professori non hanno mai fatto cenno sui costumi sessuali dell'antica Roma. Per questo, Alberto Angela è deciso di venire in nostro soccorso e di affrontare il tema a brucia pelo.
Il conduttore di Rai Tre, come scrive Dagospia, ha toccato il tema della prostituzione femminile e maschile, della omosessualità perché per gli antichi romani l’amore era considerato un regalo degli dei e quindi un sentimento da vivere fino in fondo. Tanto per iniziare Angela si è chiesto come ci si baciava 2000 anni fa. E tutte le altre domande che per noi hanno una risposta scontata, ma all'epoca non era proprio così semplice.
Alberto Angela e la sua equipe hanno fatto un lavoro di ricerca completo e scrupoloso per penetrare nelle abitudini dell'amore ai tempi dei romani. Hanno consultato dati di laboratorio, testi antichi e studi moderni, hanno studiato reperti nei musei, affreschi, statue e graffiti delle due città simbolo dell'antichità, Pompei e Ercolano. E quanto è venuto a galla ha stupito tutti, compresi i ricercatori.
Quello che ha stupito è che i romani tenevano molto alla morale. Anche se non si direbbe. Non camminavano mano nella mano per strada, non si baciavano in pubblico e non si tenevano per mano, neppure se sposati. Ma, per legge, in casa la moglie doveva baciare il marito almeno una volta al giorno. L’obbligo del bacio si estendeva a tutti i parenti fino al secondo grado. Questo perché attraverso il bacio si riusciva a capire se la donna avesse bevuto e quindi, a causa dell’alcol, potesse tradire il marito perché priva di freni inibitori.
Nel caso avesse tradito il marito, era consentito l'uxoricidio.Nel programma si è parlato anche degli uomini ricchi che potevano pretendere sesso dagli schiavi (e senza dare scandalo) e delle donne che non potevano essere lesbiche (ma praticavano comunque sesso saffico).
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