Alessandria, chiude in casa disabile per rubarle la pensione d'invalidità

I vigili hanno trovato la donna tra i suoi escrementi e quelli di due cani, coi quali "divideva" la stanza

Alessandria, chiude in casa disabile per rubarle la pensione d'invalidità

Segregata in casa da tempo, senza più nessun contatto con l'esterno, prigioniera dell'uomo, conosciuto in chat nel 2011, di cui si era innamorata. È successo ad Alessandria. La vittima, una donna di 48 anni, incapace di deambulare e con seri problemi di comprensione.

Da qualche mese, i vicini di casa si lamentavano con l'amministratore di condominio per il forte odore che proveniva da quell'appartamento, dal quale vedevano ogni giorno entrare e uscire l'uomo che lo abitava. Ma la compagna, presentata a tutti nove mesi prima, non si era più vista. I famigliari da Carpi la cercavano da tempo, senza risultati. Dati i lamenti degli altri condomini, il proprietario dell'immobile si è rivolto al Comune, denunciando la situazione, come riporta la Stampa.

Immediato l'intervento della polizia municipale, che arrivati nell'appartamento hanno trovato una situazione orripilante. La donna era stata chiusa a chiave in una stanza della casa, insieme a due cani. Non poteva uscire, nemmeno per andare in bagno, e la carrozzina era situata lontano dal letto sul quale si trovava, dove dormiva e faceva anche i suoi bisgoni. Viveva al buoi, senza acqua per lavarsi, in uno spazio sporco: per terra le sue feci e quelle degli animali avevano imbrattato tutta la stanza. Due volte al giorno il suo carceriere, 37 anni, si presentava nell'appartamento per darle da mangiare e da bere, ritornando poi nella casa dove abitava con un'altra donna.

Il 27 luglio, i vigili di Alessandria hanno interrotto la prigionia della donna disabile, liberandola e aspettando sul posto l'uomo, che si è presentato puntuale nell'appartamento, per dar da mangiare alla sua prigioniera. Lì, gli agenti della polizia municipale lo hanno arrestato.

La donna è stata portata in ospedale, per le cure mediche.

Nel frattempo è stata avviata un'indagine a carico dell'uomo, che è accusato di sequestro di persona, circonvenzione di incapace e abbandono di persona incapace. Presumibilmente il 37enne ha fatto tutto per intascare la pensione di invalidità che la donna riceveva mensilmente: 800 euro che venivano caricati su un conto cointestato.

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