Maniaco seriale con la roncola: lega e poi stupra una ragazza

L’uomo è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale aggravata, tentata rapina sequestro di persona e furto. Si ipotizza che il 45enne sia un violentatore seriale

Maniaco seriale con la roncola: lega e poi stupra una ragazza

Resta in carcere l'agricoltore di 45 anni ritenuto essere l'autore di una violenza sessuale ai danni di una ragazza in provincia di Alessandria. L’uomo era stato arrestato nelle prime ore di lunedì dai carabinieri di Serravalle Scrivia e del Nucleo operativo e Radiomobile di Novi Ligure, coadiuvati da personale della Sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Alessandria.

I militari sospettano che il soggetto sia un violentatore seriale. La vicenda ha avuto inizio la notte tra il 21 e il 22 giugno scorsi. Una ragazza, una volta rientrata a casa, aveva raccontato al padre di essere stata rapinata e violentata da uno sconosciuto. I carabinieri del Nucleo radiomobile sono intervenuti sul posto: prima hanno raccolto la testimonianza della giovane e poi l’hanno trasportata all'ospedale di Novi Ligure con un'autoambulanza della Croce Rossa per le cure e gli accertamenti del caso. La giovane, seppur sotto choc per la violenza subita, ha raccontato agli investigatori che intorno alle 23:40, mentre stava tornando a casa alla guida della sua auto, ha notato che sulla strada vi era un grosso ramo che le ostruiva il passaggio. Per questo motivo, la ragazza è stata costretta a fermarsi e ascendere dalla vettura per spostarlo. Mentre stava liberando la carreggiata ha sentito qualcosa muoversi tra i cespugli.

La giovane ha pensato che si trattasse di un cinghiale, anche perché poco prima ne aveva incrociato uno. Purtroppo quei rumori non erano provocati da un animale bensì da un uomo con il viso nascosto da un passamontagna scuro ed una roncola in mano che correva verso di lei. Nonostante la paura, la ragazza è riuscita subito a salire di nuovo in auto e a chiudersi dentro. Il tentativo di mettersi in salvo non è andato a buon fine. L'uomo, con il manico della roncola, ha frantumato il vetro del finestrino ed ha aperto la portiera. L'aggressore ha estratto un taglierino e, puntato alla gola della giovane, le ha intimato di spostarsi sul sedile del passeggero: "Spostati, altrimenti ti ammazzo…", sarebbero state le parole dello sconosciuto.

A quel punto, l'uomo dapprima ha legato i polsi della giovane con delle fascette da elettricista e poi è partito dirigendosi verso una strada dissestata, inoltrandosi con l'auto nella folta vegetazione così da mimetizzarsi. Arrestata la marcia, l’aggressore ha ordinato alla ragazza di scendere e di sedersi per terra e le ha legato con altre fascette le caviglie. Subito dopo ha rovistato nella borsa della giovane per cercare del denaro che, però, non c’era. La cosa ha fatto arrabbiare il criminale che, del tutto fuori di sé, ha messo la giacca di pelle sul viso della ragazza, ha estratto di nuovo il taglierino e le ha messo una mano sul viso premendo sulla giacca. La vittima, avendo l'impressione di soffocare, si è dimenata ed è riuscita a rompere entrambe le fascette. L’aggressore non si è arreso e, dopo nuove minacce di morte, ha compiuto unaltra violenza sessuale sulla giovane. Consumata la brutale violenza, lo sconosciuto si è impossessato degli indumenti intimi della vittima e le ha ordinato di sedersi in macchina.

L’incubo non era ancora finito. L’uomo ha iniziato a pronunciare frasi senza senso arrivando a dire che quella sera era uscito con l'intenzione di ammazzare una donna, la prima che avrebbe incontrato. Il criminale ha continuato a parlare e, poi, ha abusato ancora della giovane. Successivamente, l'ha fatta risalire in macchina e l’ha riportata nel luogo dove l'aveva aggredita. Solo a questo punto, intorno alle 3.30 l’orco è sceso dalla vettura e si allontanato dileguandosi fra i cespugli.

Il sopralluogo fatto dai carabinieri e gli elementi raccolti permettevano di avanzare ipotesi differenti, fra le quali quella che il criminale abitasse proprio in quei luoghi o che, quantomeno, conoscesse bene la zona. Nel corso delle indagini era anche emerso che lo scorso 12 ottobre si era un episodio analogo nel medesimo punto e con le stesse modalità, anche se in quel caso lo sconosciuto nascosto tra i cespugli vedendo un uomo alla guida si era allontanato senza compiere azioni criminali. Altro episodio simile nella notte tra il 28 e il 29 giugno: per fortuna la donna di origini sudamericane che era al volante, intuendo il pericolo, era riuscita a scappare.

Le indagini dei militari hanno condotto al 45enne, noto per i suoi numerosi precedenti giudiziari, residente non molto distante dal luogo dove si erano verificati i fatti. Grazie al racconto fornito della vittima è stato tracciato un identikit psicofisico del carnefice corrispondente a quello del sospettato. Quest'ultimo da tempo aveva avuto rapporti conflittuali con le donne tanto che aveva compiuto azioni che avevano avuto anche rilevanza penale e che lo avevano esasperato al punto da odiare la donna, sposata e della quale si era in invaghito, e che lo aveva spinto a cercare vendetta contro lei e suo marito.

Nelle prime ore di lunedì, i carabinieri di Serravalle Scrivia e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Novi Ligure, con il personale della Sezione Investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Alessandria hanno fatto irruzione nell'abitazione perquisendo anche i capannoni e tutte le altre proprietà dell’uomo. Nella casa del 45enne, i carabinieri nel corso di una perquisizione hanno trovato il passamontagna indossato dall'uomo, le fascette dello stesso tipo di quelle utilizzate per legare la ragazza e la roncola impugnata per minacciarla, ma anche gli abiti indossati dagli aggressori e gli indumenti intimi portati via alla vittima.

Quest’ultimo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Accompagnato dapprima in caserma, il soggetto è stato poi portato nel carcere "Cantiello e Gaeta" di Alessandria, a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida.

Udienza che si è svolta ieri: il giudice ha convalidato il fermo per i reati di violenza sessuale aggravata e tentata rapina e, ritenendo sussistenti a suo carico i gravi indizi di colpevolezza, ha contestualmente emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per gli stessi reati e per quello di sequestro di persona e furto.

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