Allarme parassiti sulle coste italiane: "Così ho preso la scabbia"

L'allarme sul litorale romano. La testimonianza: "Mi sono seduta sul bagnasciuga e ho preso la scabbia"

Allarme parassiti sulle coste italiane: "Così ho preso la scabbia"

La scabbia sul litorale laziale. In Italia. Sotto gli ombrelloni quest'anno si è annidato un problema in più oltre a quello delle code, del caldo e del sovraffollamento delle spiagge. A riportalro è AffariItaliani, che racconta la brutta esperienza di Federica, una nornale cittadina andata a Focene per passare un po' di tempo al mare.

“Ho iniziato a sentire prurito mentre mi trovavo seduta sul bagnasciuga - racconta - Dato che sono allergica a molte cose non me ne sono preoccupata subito, ma tornata a casa ho visto che le bolle non se ne andavano e ho chiesto al mio medico di visitarmi”. Il dermatologo le ha spiegato di cosa si trattasse: scabbia. E non era - a dire del dottore - l'unico caso che gli era capitato sotto mano. Oltre alla scabbia, anche i pidocchi di mare e la tigna. “Di solito non faccio nemmeno il bagno in mare perché so che a Focene non è il caso - spiega la donna ad Affaritaliani - lì sfocia il Tevere. Quel giorno però faceva caldissimo e mi sono seduta insieme alle mie amiche sul bagnasciuga”. Ed ecco che i parassiti l'hanno presa di mira, facendole venire una irritazione notevole.

La settimana scorsa, come riporta il quotidiano online, Goletta Verde ha emesso un dossier "sulla condizione delle spiagge italiane in materia di inquinamento". E a Roma non se la passano bene.

"Su 23 punti del Lazio analizzati a laboratorio - scrive Affaritaliani - 10 campionamenti hanno registrato livelli di inquinamento oltre i limiti di legge e 9 di questi mettevano alla luce livelli di inquinamento pari al doppio di quelli tollerabili dal corpo umano".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica