Un’altra vittima della montagna, è la nona

Scialpinista travolto da una slavina a 2,100 metri di altezza

Un’altra vittima della montagna, è la nona

La montagna fa un’altra vittima. Questa volta a perdere la vita travolto da una slavina è stato uno scialpinista di 66 anni. L’uomo si trovava sul Monte Morefreddo, nella zona di Pragelato, in provincia di Torino, a circa2,100 metri di altezza, quando è stato sorpreso da una valanga che non gli ha lasciato scampo. L’alpinista era partito da casa alle prime luci del mattino di ieri, martedì 5 febbraio, per affrontare l’escursione. L’allarme è scattato verso le 16,30, quando i familiari si sono preoccupati non vedendolo rientrare a casa. Subito sono partiti i soccorsi che sono giunti sul luogo della slavina e hanno individuato il segnale Artva dello sciatore, l'apparecchio di ricerca in valanga.

Purtroppo gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, con l’aiuto dei cani, hanno potuto solo estrarre il corpo senza vita del 66enne. Sale così a nove il numero delle vittime della montagna. Questa tragedia avviene il giorno seguente al ritrovamento dei corpi di quattro dispersi sul Monte Bianco, due sciatori inglesi e due snowboarders francesi. Nei giorni precedenti era stata la volta di un milanese 44enne in Valle d’Aosta, un 17enne in provincia di Bolzano e uno snowboarder 24enne di origine belga,che ha perso la vita a Livigno.

Infine era caduto in un crepaccio sopra Valfurva, dopo aver perso il controllo del suo snowboard, un 43enne di Varese. L’uomo stava affrontando un fuoripista in un giorno di massimo pericolo e divieto assoluto.

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