Un fotomontaggio osé ma satirico di Laura Boldrini è costato carissimo a Antonio Mattia, 53 anni, giornalista originario di Frattamaggiore e residente a Fondi. La pubblicazione ha messo il professionista al centro di una vicenda giudiziaria che va avanti dal 2013.
La testimonianza
Mattia è indagato dal 2013, da quando sul proprio profilo Facebook ha pubblicato un'immagine raffigurante il volto di Laura Boldrini sul corpo di una nudista. D'allora i capi di imputazione sono cambiati tre volte, racconta sulle pagine de Il Tempo. "Pubblicai quel fotomontaggio, con la pagina di "Famiglia cristiana" che dichiarava la signora Boldrini donna dell' anno. Era una cosa che girava sulla rete, io la pubblicai a mia volta, come si fa con tanto altro materiale che riguarda i politici".
Niente da prendere sul serio chiaramente: "Pubblicai, con innocenza, una vignetta fatta da altri. Fu satira, come è stata satira l' esternazione di Gene Gnocchi su Claretta Petacci". Invece non andò proprio bene: "Mi è piombata la polizia in casa, ho dovuto chiedere ad un avvocato di assistermi, è iniziato l' iter giu diziario attraverso il quale si doveva decidere se portarmi a processo".
Un vero e proprio incubo che solo dopo anni inizia a dissiparsi: la Procura a novembre ha chiesto l'archiviazione ma ad oggi i giudici non si sono ancora espressi. Ma una volta accaduto: "Io e il mio avvocato ed io aspettiamo che sia tutto archiviato per opporci (all' archiviazione stessa), approfondire la vicenda e chiedere un risarcimento, che devolverò, in caso, in beneficenza".
Da quel
fotomontaggio - seguendo i consigli della polizia - ha smesso di pubblicare cose simili. "Mi sono tenuto alla larga da cose che non portano a nessun risultato, mi so no tenuto lontano anche dall' innocente goliardia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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