Arrestato il tunisino che uccise moglie e fuggì in patria. Salvini: "Ora giustizia"

La famiglia della vittima si era appellata al ministro dell'Interno, che ringrazia le autorità di Tunisi per l'arresto dell’omicida

Arrestato il tunisino che uccise moglie e fuggì in patria. Salvini: "Ora giustizia"

È stato arrestato dalla polizia tunisina, come auspicato dal governo italiano e dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, il cittadino tunisino Chaambi Mootaz destinatario di provvedimento restrittivo italiano esteso a livello internazionale dall'Autorità Giudiziaria di Brescia: l'uomo è infatti autore dell'omicidio della moglie Daniela Bani, 30 anni, avvenuto a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia, nel settembre del 2014.

La donna era stata ammazzata brutalmente con decine di coltellate: l'assassino 38enne era scappato nel paese natale per sfuggire alla giustizia italiana, che lo aveva condannato a trent'anni di prigione.

La coppia aveva due figli, che ora vivono in Italia con i nonni materni. Proprio la madre della vittima, Giuseppina Ghilardi, poche settimane fa aveva rivolto un appello pubblico a Salvini affinché si interessasse della vicenda. Il responsabile del Viminale aveva subito risposto al grido di aiuto, chiedendo informazioni a Tunisi e allertando l'ambasciatore italiano nella capitale: "Cara Giuseppina - si legge nel messaggio del vicepremier - la vicenda di tua figlia non mi lascia indifferente ed è mio dovere intervenire. Questa mattina i miei uffici hanno contattato l’ambasciatore italiano a Tunisi: settimana prossima vogliamo sollevare ufficialmente il caso con il governo tunisino. Spero di aver aggiornamenti positivi in tempi rapidi perché è inaccettabile che un criminale non paghi. Un abbraccio affettuoso a te e ai nipotini".

E nelle ultime ore la situazione si è finalmente sbloccata. "L'operazione di polizia non restituirà Daniela, ma ci fa sperare che sia fatta finalmente giustizia.

Ringrazio i nostri investigatori e le autorità di Tunisi, che si sono confermate collaborative e di parola. Mando un abbraccio affettuoso alla signora Giuseppina e ai due nipotini", le parole del leader della Lega.

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