Per il sostituto procuratore di Roma, Francesco Scavo, ora è arrivato un procedimento disciplinare, che ha comportato la censura e il trasferimento d'ufficio al tribunale di Viterbo, per il giudice contitolare di inchieste importanti come quella sull'omicidio di Luca Varano e quella che riguarda i due marò.
La decisione della sezione disciplinare del Csm è arrivata al termine di un procedimento che vedeva Scavo accusato di "apprezzamenti imbarazzanti a sfondo sessuale" e in alcuni casi di "vere e proprie avances" nei confronti di alcune avvocatesse e altre interlocutrici.
In un caso, sosteneva l'accusa, ci sarebbero stati
anche "repentini 'palpeggiamenti' in ufficio, davanti alla porta di collegamento con la segreteria". Accuse che il magistrato ha respinto, ma che nondimeno gli sono valse un provvedimento disciplinare, tuttavia impugnabile.
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