Un maxi risarcimento da un miliardo e 200 milioni di euro per i costi sostenuti dal Servizio sanitario nazionale a causa dell’illecito cartello tra Roche e Novartis che ha portato alla commercializzazione contro la maculopatia di un farmaco molto più costoso di un altro. È la richiesta fatta dal ministero della Salute a Roche e Novartis dopo il caso Avastin-Lucentis, già costato ai due colossi farmacuetici una multa dell’Antitrust.
Il dicastero di Lungotevere Ripa ha chiesto il risarcimento dei danni, sia patrimoniali (14 milioni di euro) sia non patrimoniali, subiti dal Servizio sanitario nazionale nei confronti delle società Pfizer Italia Srl, Pfizer Health A.B. e Pfizer Inc., a causa del comportamento di abuso di posizione dominante tenuta dalle stesse in relazione alla commercializzazione del farmaco Xalatan. Lo rifersice una nota del ministero che fa riferimento alla deliberazione dell'Autorità garante della Concorrenza e del mercato 23194 dell'11 gennaio 2012, confermata in sede giurisdizionale dal Consiglio di Stato con sentenza 693 del 12 febbraio scorso, che ha definito i comportamenti posti in essere da Pfizer "connotati da un palese e insistito intento anticoncorrenziale, volto a procrastinare la commercializzazione dei farmaci generici, con notevoli danni anche al servizio sanitario nazionale".
In seguito alla delibera Agcm 24823 del febbraio 2014, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e Novartis Farma S.pA.
come "un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente", il ministero ha richiesto alle predette società farmaceutiche il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al Ssn.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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