“La viviamo con serenità. Che poi è la virtù dei forti”. La voce è piatta, la frase ad effetto, ma il volto dell’ispettore tradisce tensione. La Capitale è pronta ad affrontare l’anniversario della firma dei Trattati di Roma. Ma i rischi sono tanti e chi ostenta tranquillità lo fa per non irrigidire ulteriormente gli animi.
Da giorni le unità della polizia cinofila e gli artificieri setacciano ogni angolo della zona rossa (chiamata “blu” in onore dell’Ue) per bonificarla. Bianca, un bellissimo Labrador nero, annusa le auto parcheggiate a pochi passi dal Vittoriano. La seguiamo per una mattinata nella sua opera di bonifica. “È addestrata a riconoscere tracce di esplosivo ovunque - spiega l’ispettore capo che la conduce - grazie a lei e alle altre unità impegnate in questi giorni siamo riusciti a rendere questa area sterile”. Cioè senza bombe artigianali o valigette esplosive piazzate in chissà quale angolo della città. “Il lavoro di Bianca è fondamentale - spiega un artificiere - immaginatevi cosa succederebbe se esplodesse un ordigno durante la sfilata delle autorità”.
Sono d’obbligo gli scongiuri. Anche perché, frasi ad effetto a parte, i nervi sono a fior di pelle. Non è un caso se alcuni capi di Stato per motivi di sicurezza sono stati costretti ad alloggiare nelle rispettive ambasciate anziché nei normali hotel a cinque stelle. Ogni oggetto sospetto, anche un banale trolley dimenticato, si trasforma in potenziale minaccia. A Borgo Sant’Angelo, poco dietro San Pietro, è bastata una borsa di troppo per costringere gli artificieri agli straordinari.
A preoccupare non è solo la minaccia del terrorismo jihadista, che solo due giorni fa ha ferito il cuore della democrazia britannica e che a Roma potrebbe lanciare un messaggio all’Europa intera. Ma anche i circa 8mila black bloc attesi alla manifestazione prevista alle 14 a Porta San Paolo. Il percorso lambirà l’area blu delle celebrazioni, chiusa dalla mezzanotte di oggi al transito di persone e mezzi. Le forze dell’ordine temono che all’altezza dell’Arco di Costantino, dopo aver sfilato sul lungotevere, gli antagonisti infiltrati nel corteo Euro Stop possano tentare di sfondare la linea a difesa dei presidente europei. Se così fosse, sarà battaglia.
Anche per questo, il dispositivo di sicurezza prevede il pattugliamento giorno e notte del Tevere. Navighiamo per alcuni minuti con un'imbarcazione della polizia (guarda il video). Due agenti per ogni gommone: casco in testa, armi, giubbotto salvagente e la radio per rimanere in contatto con la sala operativa della questura di Roma.
Le misure di sicurezza sono imponenti. Sui tetti intorno al Campidoglio saranno operativi i cecchini, in cielo i droni Predator dell’Aeronautica, mentre sul campo - oltre ai 5mila agenti tra polizia, carabinieri e militari - ci saranno anche i mezzi “pesanti” come gli Rg-12 dei carabinieri e i Mammouth della polizia.
L’obiettivo è quello di evitare per quanto possibile il contatto tra manganelli e manifestanti e scongiurare azioni terroristiche di "lupi solitari" armati di tir, bombe o coltelli. “Non c’è mai stato così tanto movimento - spiegano dalla questura - molto più di quanto successo in passato per i vari G7 o G8. Ma noi siamo pronti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.