Il Consiglio di Stato ha dato il via libera per l'attuazione del Biotestamento: sono state depositate le risposte ai quesiti del Ministro della Salute sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento, DAT.
Un comunicato ha annunciato “con il parere reso oggi, il Consiglio di Stato contribuisce all’effettiva attuazione del testamento biologico”, che diventa di fatto una realtà.
Palazzo Spada ha reso noto che “con le Disposizioni anticipate di trattamento, ciascun individuo, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, può decidere “ora per allora” su eventuali trattamenti sanitari che potrebbero riguardarlo e sui quali in futuro non sarà in condizioni di prestare il consenso".
Questo potrà avvenire solo a fronte di un atto specifico redatto, probabilmente in una determinata sede e con testimone. La banca dati nazionale dovrà possedere una copia delle DAT, con il nome del fiduciario, o il alternativa, le indicazioni necessari per reperirle. Inoltre, il registro nazionale sarà usufruibile anche da chi non è iscritto al Servizio Sanitario Nazionale.
Ognuno potrà così decidere liberamente cosa scrivere nelle sue Disposizioni di Trattamento Anticipato, indicando o meno una persona di fiducia da contattare, limitarle a una sola malattia o comprendere diverse possibili patologie.
Sarà adesso compito del Ministero della Salute aiutare il cittadino che vorrà usufruire del testamento biologico, mettendo a sua disposizione un modulo da compilare.
Alle Disposizioni Anticipate di Trattamento potranno accedere sia il medico che il fiduciario ancora in carica, sarà quindi necessaria una valida attestazione
delle volontà espresse. E soprattutto, che ci sia la certezza di quanto richiesto effettivamente.Il testamento Biologico è regolamentato dall'art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
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