Bologna, sequestra e minaccia l’ex moglie

La figlia 15enne chiama i carabinieri. L’uomo è stato arrestato

Bologna, sequestra e minaccia l’ex moglie

Un marocchino di 40 anni è arrivato a casa dell’ex moglie, nella periferia di Bologna. Ha costretto la donna, italiana 45enne a seguirlo in strada e, sotto minaccia, l’ha obbligata a salire sulla sua auto e a mettersi al volante. La figlia della ex coppia, una ragazza di 15 anni che ha assistito all’intera scena, non si è fatta prendere dal panico e, anche se spaventata è riuscita ad avvertire telefonicamente i Carabinieri. Grazie alla sua chiamata e alle indicazioni che è riuscita a fornire agli agenti, la volante si è subito messa all’inseguimento della vettura. Raggiunta la macchina dopo un pedinamento degno di un film poliziesco, la caccia è terminata nei pressi di via del Terrapieno, dove vi è stata una colluttazione, terminata con l’arresto del marocchino. L’accusa per il 40enne è sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

L’uomo era già conosciuto alle forze dell’ordine e su di lui grava una misura di divieto di avvicinamento all’ex moglie, di almeno 200 metri. Tale restringimento era stato emesso dal Giudice dopo un arresto avvenuto lo scorso giugno. Ieri mattina verso l’una, il marocchino, senza una fissa abitazione, si era già presentato a casa dell’ex compagna e l’aveva minacciata con un cacciavite, ferendole il collo. Era poi scappato rubando dei soldi dall’abitazione. Qualche ora dopo, verso le 11, si è nuovamente presentato alla porta della donna dando origine al sequestro.

Sequestro che, grazie alla prontezza della figlia 15enne che ha lanciato immediatamente l’allarme, si è risolto positivamente, con il fermo dell’uomo. La donna deve quindi ringraziare sua figlia se è riuscita a uscire sana e salva da una sitruazione che avrebbe potuto costarle la vita.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica