Da domani sarà possibile il richiedere il cosiddetto "bonus mamma", il beneficio economico di 800 euro concesso per ogni figlio nato o minore adottato a partire dal 1 gennaio 2017.
Il "premio", previsto dalla legge di bilancio per il 2017, sarà corrisposto dall’Inps, su domanda telematica all'Istituto da parte della futura madre, in un'unica soluzione per evento, cioè nascita o adozione.
A ricordare che dal 4 maggio srà possibile inviare le domande, è Maria Elena Boschi, la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che in tweet scrive: "Da domani al via il “bonus mamma”: 800 euro a ogni mamma per nascite e adozioni, previsti nei #millegiorni. #avanti".
Da domani al via il "bonus mamma": 800 euro a ogni mamma per nascite e adozioni, previsti nei #millegiorni. #avanti
— maria elena boschi (@meb) 3 maggio 2017
"Da domani sarà possibile fare domanda presso l'Inps per il cosiddetto "bonus mamma": 800 euro a ogni mamma per la nascita o l'adozione di un minore. È una misura inserita dal governo dei MilleGiorni nella legge di bilancio per il 2017. È uno dei primi passi nella giusta direzione. C'è una politica che promette e una politica che fa. Noi andiamo #avanti", commenta poi Boschi sul suo profilo Facebook.
Per ottenere il beneficio economico di 800 euro è necessario fare domanda telematica all'Inps a partire dal settimo mese di gravidanza ed entro un anno dalla nascita. Ne hanno diritto non solo le cittadine italiane e comunitarie, ma anche le donne con status di rifugiate politiche o in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Come fare domanda
La domanda deve essere presentata telematicamente all’Inps via web, utilizzando i servizi telematici del portale www.inps.it, o chiamando il Contact Center Integrato al numero 803164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06164164 per le chiamate da cellulare con tariffazione a carico dell’utente, oppure tramite i patronati.
Per certificare lo stato di gravidanza bisogna presentare il certificato, originale o di copia autentica, rilasciato dal medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato Asl. 608px;">Se la domanda viene presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà autocertificare nella domanda anche il codice fiscale del bambino. Le cittadine extracomunitarie in possesso del permesso di soggiorno valido ai fini dell’assegno di natalità devono certificare il possesso di tale titolo inserendone gli estremi nella domanda telematica.
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