Dopo la versione di Oprah Winfrey e le accuse di razzismo, adesso tocca ad Adriana raccontare come è andata veramente. "Ma quale razzismo! Non è vero che mi sono rifiutata di mostrare una borsa a Oprah Winfrey: le ho solo detto che quella era molto più cara", ha spiegato la commessa italiana che ieri è stata accusata di razzismo per aver negato una borsa "troppo cara" alla nota presentatrice americana. In una intervista rilasciata al SonntagsBlick, Adriana N. ha respinto tutti gli attacchi: "Non sono razzista e non è vero che mi sono rifiutata di mostrarle la borsa".
Commessa nel negozio di Zurigo in cui la Winfrey è andata per comprare una borsa, Adriana ha raccontato che sabato 20 luglio la presentatrice tivù era entrata nel negozio insieme a un uomo e aveva detto di voler curiosare in giro perché non aveva ancora le idee chiare. "Ero insicura su cosa dovessi presentarle - ha spiegato la commessa - sono andata verso una vetrina e le ho mostrato le borse alla Jennifer Aniston, che sono molto in voga. Le ho spiegato che sono disponibili in varie grandezze e materiale, come faccio sempre. Lei ha guardato su uno scaffale più in alto. Lì era in mostra la borsa di coccodrillo da 35.000 franchi. Le ho detto che era la stessa borsa di quella che avevo in mano, solo molto più cara e che potevo mostrarle anche altre borse". Dopo aver denunciato l'accaduto, la Winfrey ha accusato la commessa di non averle voluto vendere la borsa più cara per razzismo. "Non penso te la possa permettere", le avrebbe detto. "Non è assolutamente vero - ha replicato Adriana N. - le ho anche chiesto se voleva vederla più in dettaglio. La signora Winfrey si è guardata ancora in giro ma non ha più detto nulla". A quel punto la presentatrice de The Oprah Show è uscita dal negozio. Secondo quanto raccontato dai testimoni, non era rimasta più di cinque minuti.
Alla conduttrice americana che, durante il programma di Larry King sulla rete americana Cbs, l'ha accusata di aver detto che la borsa fosse "troppo cara per lei", Adriana N. semtisce tutto: "È assurdo. Non direi mai una cosa del genere a un cliente. Veramente mai! La buona educazione e la gentilezza sono la base di questa attività". "Se i fatti si sono svolti come dice lei, perché non si è lamentata all'indomani con la mia principale, Trudie Goetz, che pure era invitata alle nozze di Tina Turner?", ha chiesto la venditrice ritenendo che tutto sia nato da un malinteso, probabilmente generato dalla lingua. "Ho parlato inglese con la signora Winfrey. Il mio inglese è okay, ma non eccellente. Purtroppo", ha spiegato Adriana N. che, sebbene lavori per Goetz da cinque anni, è stata a lungo impiegata in una boutique in Italia.
"Non dormo da giorni, mi sento al centro di un ciclone (...). Quanto successo è l'orrore - ha quindi concluso Adriana - ho chiesto a Trudie Goetz se desidera che io mi licenzi. Ha detto di no ed è stata molto comprensiva. È bello avere un principale che ti difende".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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