5 ghiri, 72 tordi e 294 fringuelli: la scoperta choc nel congelatore

Recidivo del bracconaggio nascondeva in un congelatore 5 ghiri, 72 tordi e 294 fringuelli, confezionati ed etichettati, destinati al consumo umano. Denunciato

Carabinieri Forestali
Carabinieri Forestali

Un 70enne col vizietto del bracconaggio è stato beccato in una impervia zona boscosa della provincia di Reggio Calabria con numerose reti da uccellagione e trappole, ma anche – come emerso all’esito di successiva perquisizione domiciliare - con 5 ghiri, 72 tordi e 294 fringuelli nascosti in un congelatore, tutti confezionati ed etichettati per destinarli al consumo umano.

Il pensionato è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri Forestali delle Stazioni di Cittanova e Laureana di Borrello, tra l’Aspromonte e la piana di Gioia Tauro.

L’uomo, originario del piccolo centro di Galatro, popolato da poco più di 1.400 abitanti, aveva già accumulato negli anni svariate denunce per fatti delittuosi specifici, ossia reati venatori, e in passato gli erano stati ritirati la licenza e il porto d’armi. Ma nonostante tutto, ieri s’è cacciato nuovamente nei guai.

Il recidivo aveva appena piazzato una serie di reti per cercare di intrappolare uccellini protetti dalla legge, ma stavolta nella rete c’è finito ancora una volta lui.

I Carabinieri Forestali lo hanno sorpreso mentre praticava l’odiosa pratica del bracconaggio in una zona boscosa del comune di Galatro, peraltro molto impervia e di difficile accesso, nella valle del fiume Fermano. E’ proprio in quel posto che, nei giorni precedenti, erano state rinvenute reti installate tra gli alberi con alcuni fringuelli rimasti impigliati e ancora vivi, poi liberati dai militari durante uno dei sopralluoghi propedeutici al risultato di servizio giunto ieri.

In località Masarà di Galatro, i Carabinieri avevano piazzato una serie di sofisticate fototrappole, occultate nella vegetazione, perché da tempo erano sulle tracce dell’astuto bracconiere. Quest’ultimo è stato colto in flagranza di reato e accompagnato presso il suo domiciliari per consentire ai militari operanti di effettuare anche una perquisizione della casa e delle sue pertinenze.

Durante gli ulteriori controlli, sono saltati fuori gli uccelli, anche di specie protette, conservati nei congelatori. Ritrovamento che ha aggravato la posizione dell’uomo, cristallizzando meglio le fonti di prova a suo carico.

Il materiale probatorio è stato posto sotto sequestro ed il pensionato deferito ancora una

volta alla Autorità giudiziaria per una lunga sfilza di reati, alcuni aggravati da recidiva. Quegli uccelli venivano venduti perché destinati al consumo umano, una pratica odiosa che danneggia la fauna selvatica e l’ambiente.

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