Si chiama "Cohiba", come lo stabilimento balneare dove è stata trovata sul litorale brindisino, nei pressi di Ostuni, nell'estate del 2018, ed è cieca. Si tratta di una tartaruga caretta caretta in cura da oltre un anno presso il centro del Wwf di Brindisi a Torre Guaceto.
"È stata recuperata per lo squarcio che aveva sul carapace" spiega a ilGiornale.it Giovanni Ricupero, presidente del Wwf di Brindisi. La tartaruga era, inoltre, sottopeso, come viene specificato in post pubblicato su Facebook dall'associazione animalista.
La profonda ferita sul dorso dell'animale si è completamente rimarginata, grazie alle cure veterinarie, ma da subito gli specialisti si sono resi conto che Cohiba aveva un altro problema, forse più grave, era cieca. Le palpebre dell'animale, infatti, non riescono a muoversi e Cohiba vive nella sua oscurità. "Non si sa da quanto tempo va avanti così, quello che è certo è che in cattività non riesce a nutrirsi da sola", continua Ricupero.
Ora Cohiba è sotto l'osservazione di un veterinario e di uno specialista degli occhi. "Dalle ultimi indagini è emersa una cosa positiva, gli occhi ci sono e stanno bene, solo che le palpebre non si aprono" spiega il presidente del Wwf.
Come riportato nel post su Facebook la tartaruga marina è stata sottoposta a specifici accertamenti nel consorzio di Torre Guaceto da parte del veterinario dell’ente, Simona Soloperto, e di un medico esterno esperto della cura degli animali acquatici, Brandon Spolander.
Gli esami hanno dato un risultato positivo, perché gli occhi come detto ci sono e stanno bene, ma anche uno negativo. Cohiba è affetta da una brutta congiuntivite con una infezione batterica ed ha un’importante infiammazione.
Dopo i risultati delle analisi è iniziata la terapia che, per almeno qualche mese, vedrà il personale del consorzio impegnato nella somministrazione di svariati colliri, più volte al giorno. "Esercizio non facile se si tiene conto del fatto che i farmaci vanno somministrati fuori dalla vasca di degenza e che Cohiba pesa ben 45 chili." come è scritto su Facebook.
Cohiba ha intorno ai 40 anni, è femmina e sessualmente matura "e per questo è importante salvarla. Le caretta caretta sono in pericolo. Salvarla significa dare continuità alla specie." ha detto Ricupero.
Le caretta caretta possono superare i cento anni e intorno ai trenta anni raggiungono la maturità sessuale e ogni due anni si riproducono. "Ritornano nella spiaggia dove sono nate per deporre le uova e affrontano gli oceani pur di tornare - ci ha informato il presidente del Wwf di Brindisi - Molto spesso le spiagge cambiano negli anni e queste tartarughe si ritrovano a nidificare in mezzo agli ombrelloni."
Il centro di Torre Guaceto è aperto dal 2016 e "da allora ne sono passate tante di tartarughe, alcune volte trovate in zona spiaggiate (in
giornate particolarmente fredde si debilitano e si lasciano trasportare dalle mareggiate) altre volte ce le portano i pescatori quando ad esempio rimangono impigliate nelle loro reti." ha concluso, infine, Giovanni Ricupero.
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