C'è l'ok della Merkel: "La Baviera restituisca l'opera d'arte all'Italia"

Il Ministero degli Esteri della Germania ha invitato il governo della Baviera a rendere esecutiva la richiesta del direttore degli Uffizi, il tedesco Eike Schmidt, di restituire all'Italia il "Vaso dei Fiori" di Van Huysum trafugato dai nazisti

C'è l'ok della Merkel: "La Baviera restituisca l'opera d'arte all'Italia"

"È chiaro che il dipinto appartiene alla collezione degli Uffizi. Nell'ambito delle sue responsabilità, il Governo federale sostiene il raggiungimento di questo obiettivo". Il governo tedesco di Angela Merkel ha risposto così all'interrogazione del parlamentare italo-tedesco del Bundestag, Fabio De Masi, sulla questione del trafugamento del "Vaso dei Fiori" del pittore olandese Jan Van Huysum. L'opera d'arte era ospitata nei corridoi della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, a Firenze, quando nel 1943 un soldato nazista la portò con sé in Germania. Ora il dipinto è finito a un privato ma il direttore degli Uffizi, il tedesco Eike Schmidt, lo rivuole indietro.

"Sono doppiamente soddisfatto per questi sviluppi politici. Da un lato perchè il fatto che la vicenda del "Vaso di Fiori" sia stata posta al centro di un'inchiesta parlamentare testimonia quanto il popolo tedesco abbia a cuore che la restituzione possa andare a buon fine. Dall'altro, perchè il governo riconosce ufficialmente ciò che noi sosteniamo da tempo: e cioè che la casa legittima del capolavoro di van Huysum è a Firenze, in Palazzo Pitti", il commento di Schmidt. Che, all'inizio del 2019, ha fatto un appello per la restrituzione all'Italia dell'opera d'arte finita da 75 anni in territorio tedesco.

Il dipinto in questione è il "Vaso dei Fiori", capolavoro del pittore olandese Jan van Huysum noto per le sue nature morte. Si tratta di un olio su tela, cm 47 x 35, appartenente alle collezioni di Palazzo Pitti fin dal 1824, quando fu acquistato dal granduca lorenese Leopoldo II per la Galleria Palatina appena fondata. Per oltre un secolo restò esposto nella sala dei Putti, insieme ad altre nature morte olandesi realizzate dai massimi artisti del '600 e '700, tra i quali Rachel Ruysch e Willem van Aelst; nel 1940, quando all'inizio della guerra la reggia fu evacuata, il quadro venne portato nella villa medicea di Poggio a Caiano. Nel 1943 fu spostato nella villa Bossi Pucci, sempre a Firenze, fino a quando un soldato dell'esercito tedesco in ritirata lo prelevò con alcuni commilitoni insieme ad altre opere per trasferirlo a Castel Giovio, in provincia di Bolzano. Se ne persero le tracce fino al 1991, quando ricomparve miracolosamente.

Il governo italiano ha provato a riaverlo indietro ma senza successo. L'opera non è alienabile né acquistabile, dal momento che risulta formalmente di proprietà dello Stato italiano. Che ora prova finalmente a riprenderselo.

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