Preoccupati di essere accusati di scarsa esperienza nelle stanze delle Istituzioni, gli esponenti del M5s sono attentissimi a rispettare pedissequamente ogni regola del galateo istituzionale, a volte quasi con pedanteria. Luigi Di Maio, sempre impeccabile nei suoi completi blu, insegna. Eppure il neo presidente della Camera Roberto Fico ha già scalfito questa immagine di rassicurante affidabilità con una piccola caduta di stile che in pochi, sinora, hanno notato.
Pochi giorni dopo la sua elezione allo scranno più alto di Montecitorio, il politico napoletano è stato ricevuto, come da consuetudine, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Entrato nel cortile d'onore del Quirinale, però, Fico è sfilato di fronte al picchetto di militari che presentavano le armi senza abbottonarsi la giacca, come invece imporrebbe il bon ton. Marciando davanti ai soldati irrigiditi sull'attenti, accompagnato da un ufficiale in alta uniforme (e con la giacca naturalmente abbottonata), il presidente della Camera incede con la giacca dell'abito e il giaccone sportivo aperti, lasciando intravedere la camicia e la cravatta. Tutto il contrario di quanto imporrebbe il rigido protocollo quirinalizio e ancora prima, forse, il bon ton.
Una piccola dimenticanza ripetuta anche ieri in occasione delle consultazioni, sempre al Quirinale, quando Fico è uscito dal colloquio con Mattarella presentandosi, ancora una volta, con la giacca
aperta mentre i corazzieri in alta uniforme lo salutavano militarmente. Chissà se il suo compagno di partito Di Maio, sempre così attento al galateo, glielo avrà - con garbo istituzionale - fatto notare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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