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Camper incendiato a Roma per vendetta: la polizia cerca un sospettato

Continuano le indagini per capire chi è il responsabile dell'incendio al camper dei rom avvenuto ieri a Centocelle. Oggi una veglia di preghiera in ricordo delle vittime, le tre sorelline

Camper incendiato a Roma per vendetta: la polizia cerca un sospettato

Non si dà pace Devlia Halinovic, la nonna delle tre sorelle di etnia rom morte dopo l'incendio avvenuto nel camper posteggiato nel parcheggio di un centro commerciale di Centocelle, nella periferia di Roma.

Nel video visionato dagli agenti si vede un uomo che, a volto scoperto, lancoa una bottiglia incendiaria verso il veicolo. Accertato dunque che si sia trattato di un incendio doloso ed esclusa la pista dell'odio razziale, la polizia sta indagando su una vendetta nei confronti della famiglia di 11 persone che abitava nel camper.

La famiglia era stata allontanata e isolata nei mesi scorsi dal campo rom della Barbuta. E la madre di Romano, Delvia, come riporta l'edizione odierna de Il Messaggero, è certa che sia stata una vendetta. "Li hanno uccisi, le mie nipoti sono morte. Non è stato un incidente, un incendio casuale", continua a ripetere.

"Volevano fare male alla mia famiglia. Romano era stato minacciato. Io penso che le minacce siano partite perché aveva fatto uno sgarro a qualcuno anche per la cinese". La donna si riferisce a Zhang Yao, la studentessa di 22 anni morta investita da un treno a Tor Sapienza dopo che due giovani del campo di via Salviati l'avevano derubata. In fondo, è pur vero che quando in un campo rom accade qualcosa le famiglie più potenti si riuniscono e cercano di sbrigarsela tra di loro prima che qualcuno possa fare uscire notizie non controllate. Forse quello che secondo Devlia ha fatto Romano.

La polizia ha escluso comunque qualsiasi collegamento con quanto accaduto alla ragazza cinese. Oggi saranno effettuate le autopsie sui corpi delle sorelle mentre continuano le indagini. La comunità nomade si prepara a dire addio alle vittime del rogo.

Oggi alle 18,30, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, la Comunità di Sant'Egidio ha organizzato una veglia di preghiera in loro memoria.

Nelle ultime ore si sta stringendo il cerchio riguardo il responsabile autore dell'incendio. Gli investigatori sono alla ricerca di un sospettato in diversi campi nomadi di Roma.

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