Avevano fatto credere di aver agito secondo le leggi, provvedendo a identificare e accogliere per le prime cure i migranti che arrivavano da loro. Si erano aggiudicati un appalto triennale da 2,7 milioni di euro, per fornire le prime cure ai migranti, ma in realtà i dipendenti della Onlus Virtus Italia, struttura di primissima accoglienza di via Maria Annibale di Francia, a Roma, avrebbero fatto fuggire almeno 58 ospiti minorenni, tra i 9 e i 17 anni.
Gli operatori della struttura avrebbero provveduto a lasciare aperti i cancelli del centro di notte, invitando i migranti a scavalcare il muro e indicando loro la stazione della metropolitana più vicina, per potersi dare alla fuga. La Onlus, poi, denunciava l'allontanemnto volontario dei minori. Nel frattempo, la Virtus incassava 87 euro al giorno di quota fissa e 30 di quota variabile per ciascun minore, secondo gli accordi presi con l'amministrazione capitolina, a seguito dell'appalto che l'associazione si era aggiudicato.
Alcuni dei minori, lasciati liberi, si dedicavano a furti sui mezzi di trasporto e proprio dal fermo di alcuni di loro è partita l'indagine che ha fatto scoprire agli inquirenti la truffa di Virtus Italia, dove tutti i minori fermati erano brevemente transitati. Gli investigatori hanno iniziato le attività di intercettazione telefonica e ambientale, i pedinamenti e hanno raccolto documenti, dimostrando che i responsabili e gli operatori della struttura agevolavano la fuga dei migranti minorenni.
Abbandono di minore, frode nelle pubbliche forniture e falso sono i reati contestati a
25 persone. Il provvedimento restrittivo, che prevede il carcere per due indagati, i domiciliari per 14 e l'obbligo di firma per altri 6, fa riferimento a ben 72 episodi illeciti, avvenuti tra il 2017 e il 2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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