Per richiedere una casa popolare bisogna certificare il non possesso di altre proprietà. Una regola che prima valeva solo per gli italiani ma che ora, a Cinisello Balsamo, vale anche per gli stranieri. Si tratta della fase due della nuova procedura regionale di assegnazione degli alloggi pubblici che ora è stata varata dal Comune milanese. "Siamo il primo Comune che dà completa applicazione al nuovo regolamento regionale, passando dalla fase sperimentale a quella definitiva" – spiega al Giorno il sindaco di Cinisello, Giacomo Ghilardi.
"Applichiamo un regolamento che rende le assegnazioni completamente trasparenti e che consente di utilizzare procedure digitali, limitando la burocrazia. Ma soprattutto - spiega ancora il primo cittadino - facciamo giustizia, perché a tutti i richiedenti verrà richiesto di dimostrare di non avere altre proprietà. In passato ciò valeva solo per gli italiani, ma non per gli stranieri che potevano ignorare questa regola. Questo per dimostrare ai cittadini e agli avversari cosa intendevamo al punto quattro del nostro programma quando recitavamo 'prima la nostra gente' ".
La procedura è stata già applicata a Sesto San Giovanni, non senza polemiche. Diversi richiedenti stranieri, infatti, hanno avanzato - senza successo - dei ricorsi al Tar per l'assegnazione, ma il sindaco sestese ne è uscito vittorioso.
Come spiegato dal sindaco di Cinisello, il Comune ha voluto anche privilegiare
le categorie più deboli. "Abbiamo voluto privilegiare le richieste che arrivano dagli ultracinquantenni con figli che hanno perso il lavoro. Riteniamo che oggi questa sia una delle categorie più vulnerabili".
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