Il Cav spiato ai servizi sociali: un autogol per la sinistra

Un consigliere comunale lo riprende a Cesano violando la privacy: Berlusconi fa quel che deve. Coppi e Ghedini: "Il garante blocchi il video". L'istituto: pronti a vie legali

Il Cav spiato ai servizi sociali: un autogol per la sinistra

Chiacchiere, un po' di musica, qualche battuta e un caffè. Un momento di relax - probabilmente quotidiano - in una casa di riposo diventa una notizia se tra i protagonisti c'è Silvio Berlusconi, in camice bianco mentre sconta la pena nel centro di Cesano Boscone.

Una scena che non ha nulla di anomalo. Il Cavaliere e una dottoressa sono seduti al tavolo insieme agli anziani ricoverati. Una radiolina trasmette musica d'altri tempi: fisarmonica e organetto suonano mazurche o motivi degli anni '30 (si riconosce chiaramente "Reginella campagnola"). Due donne, parenti di malati, arrivano e salutano Berlusconi, poi vanno ai distributori del caffè. L'ex premier si alza per buttare i bicchieri vuoti, poi si risiede e torna a chiacchierare con gli anziani seduti, consegna dei regalini, tra cui una collanina che la dottoressa aggancia attorno al collo di una di loro.

Il video, pubblicato da Repubblica, è stato ripreso illegalmente da Stefano Apuzzo, giornalista, ma soprattutto consigliere di centrosinistra nel Comune di Rozzano (Milano), entrato nell'istituto Sacra famiglia come volontario in visita (ma portandosi dietro una provvidenziale telecamera nascosta "per conto di un amico che voleva sapere come è fatta la struttura", si giustifica). Berlusconi, racconta, era "nella hall dove gli anziani fanno animazione". Insomma, anche lui conferma: era un momento di svago prima del pranzo. "Non so se il Cavaliere li assista anche nel pasto, sicuramente interagiva con gli anziani", dice Apuzzo a Repubblica. In altre parole: il leader di Forza Italia fa quello che deve fare e che può fare in base alle sue competenze. Al punto che anche il consigliere ammette: "Credo che sia stata un'esperienza molto formativa anche per il presidente Berlusconi. Umanizza molto e fa capire quale sono le vere problematicità e le sofferenze della vita".

Eppure i commentatori si scatenano: "La chiamate pena questa?", "È finita a tarallucci e vino", "È un'insulto alla giustizia". Ma qualcun altro fa notare che quella di Apuzzo è stata una violazione della privacy in piena regola, sia per l'ex premier che per personale e pazienti. Senza considerare che il video mostra come Silvio Berlusconi compia pienamente il suo dovere.

Sul caso sono intervenuti anche i legali del leader di Forza Italia: "L’accadimento è, ad ogni evidenza, di assoluta gravità essendosi realizzato un filmato ricomprendente il presidente Berlusconi ed anche alcuni pazienti e altro personale ivi presente, in clamorosa violazione delle più elementari normative sulla privacy, utilizzando mezzi nascosti ed invasivi", sostengono Franco Coppi e Niccolò Ghedini, "Si procederà all’immediata segnalazione al Garante della privacy e all’autorità giudiziaria per tutte le iniziative del caso".

Anche dall'istituto "Sacra Famiglia" sono pronti alle vie legali: "Prendiamo atto con rammarico di quanto accaduto,

cioè della pubblicazione del video sul sito di Repubblica", ha spiegato il direttore generale Paolo Pigni, "Prenderemo tutte le iniziative necessarie a tutelare la riservatezza e la qualità della vita dei nostri ospiti".

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