In Italia non esiste ancora una legge chiara e precisa sul divieto di alimentarsi con carne di cane, gatto o altri animali da compagnia, tanto che il gruppo interparlamentare sui diritti degli animali, che fa capo all'onorevole Michela Vittoria Brambilla, ha dovuto depositare una proposta in Parlamento.
Mentre noi siamo ancora alle prese con le disquisizioni burocratiche e legali sul fatto che si possa o meno mangiare un gatto se si dimostra lo stato di necessità, la Grecia si pone tra le nazioni più avanzate per quanto riguarda i diritti animali. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un emendamento a una legge del 2012 che tutela i cani e i gatti, vietandone la macellazione dal 29 luglio. E non solo vige da oggi il divieto di macellazione, ma anche quello di produzione di pellame e medicinali. Cita infatti l'articolo di legge che: «È vietato l'allevamento e l'utilizzo di animali per i combattimenti e per le attività correlate. È vietato altresì allevare e utilizzare cani, gatti e cavalli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze».
C'è da dire che la Grecia era giustamente accusata di un lungo periodo di vuoto legislativo sulla macellazione equina e che finora un gran numero di mattatoi operava nella più completa illegalità. Ora la Grecia sarà obbligata ad adeguarsi alle normative europee sull'anagrafe e a fondare una banca dati nazionale nel rispetto degli obblighi di rintracciabilità. All'obiettivo raggiunto ha contribuito notevolmente l'azione sui politici da parte della Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis, che ha messo in luce scandali legati alla macellazione dei cavalli impiegati nello sport.
Gioisce Sonny Richici, presidente della Inetrnational Horse Protection che afferma: «Anche in Italia puntiamo a un obiettivo simile, sebbene partiamo da una situazione completamente diversa: da noi, a differenza della Grecia, c'è un grande consumo di carne di cavallo, alimentato da falsi miti e tradizioni becere, tanto da rendere il nostro Paese il primo in Europa sia per macellazioni di cavalli sia per consumo di carne anche importata dall'estero.
Il nostro cammino sarà molto più arduo, visti gli enormi interessi in gioco, ma siamo fortemente determinati».Specismo a parte, cavalli, asini e muli sono stati pietre miliari nella storia dell'uomo. Un minimo di generosità andrebbe loro riconosciuta.
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